LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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sabato 5 ottobre 2019

Il contemplato e l'inaccettabile

Il problema dei mezzi che si spostano inquinando l'aria è, oltre all'inquinamento dell'aria, il rombo.
Si sa che il rombo in sé, anche lui, è un tipo di inquinamento.
Se uno vive in città, non è che capisca tanto questo tipo di inquinamento, perché è un po' come uno che lavora in un immondezzaio, che è talmente immerso nella puzza da non sentirla più.

Per rendersi conto di quanto inquinamento acustico si crei non solo in città, ma proprio ovunque ci sia un mezzo inquinante, tanto più inquinante acusticamente quanto più inquina l'aria, potete cimentarvi in simpatiche verifiche:

  • mettetevi su una bicicletta, piantatevi un audiolibro di Raiplay nelle orecchie. E' importante che sia di Raiplay in quanto la gratuità del servizio coincide con un volume massimo dell'audio compatibile con l'esperimento. Pedalate partendo da un punto relativamente silenzioso, tipo il cortile di casa vostra, per poi inoltrarvi in mezzo al traffico. Vi renderete conto che basta che passi qualsiasi macchina perché vi perdiate frasi intere. Per non parlare di autobus, camion, furgoni. Provate ad andare in campagna/collina/montagna, e aspettate che passi un'automobile o un trattore. Vi cancelleranno passaggi interi, destando in voi l'odio per i mezzi motorizzati. 
  • mettetevi a dormire in una casa nella strada sotto cui passa la notte il camion della monnezza. Se non avete il sonno pesante, vi sveglierete convinti di essere un Pinocchio 2.0 finito negli infernali ingranaggi di un'orca meccanica. 
Il bello è che, perlomeno in città, il rumore è accettato di buon grado, come facente parte della normalità.
E' il silenzio quello che proprio non viene contemplato

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