LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

venerdì 21 gennaio 2022

Viaggiare pesanti

Uno è lì, fermo a un semaforo, che guarda le macchine che girano, i pedoni che attraversano, i semafori che verdeggiano rosseggiano e gialleggiano. 

Ad un certo punto la sua attenzione viene convogliata da un camion gigante, con su scritto CRAI, sicuramente craichissimo di merci da supermercato belle pesanti. Sta cercando di girare a destra in una strada dove esseri umani con il naso immerso nel cellulare continuano ad attraversare a piccole frotte intervallate da spazi in cui un camion del genere non può inserirsi. 
Non può, ma ci prova lo stesso.
E quindi uno lo vede accelerare, che ci vuole un attimo a smuovere tutto il pachidermico carico, e, dopo 30 cm, inchiodare, da una ridicolissima velocità raggiunta in quell'inintellegibile spazio. La cosa che stupisce è quanto il bestione reagisca alla frenata. Traballa pericolosamente, come un mammouth di gelatina alimentare, e sembra che debba franare addosso ai pedoni che tanto se ne fregano perché  non vedono null'altro che il loro schermo, e, anche se tirassero su gli occhi, le loro pupille coglierebbero a malapena una sagoma offuscata dalla lentezza di messa a fuoco e il loro cervello carburerebbe, nei casi fortunati, all'isolato successivo. 

Uno, in quel frangente apparentemente insignificante, deduce concetti rilevanti:
  • se viaggi pesante, è difficile sia partire sia fermarsi;
  • se viaggi pesante, ogni cambiamento di rotta o di velocità di crociera causa uno scombussolamento non da poco, anche se viaggi a lumachevole velocità;
  • se viaggi pesante, sei pericoloso per gli altri. 
E sì, del resto, ha sempre avuto ragione lui

O io

giovedì 13 gennaio 2022

Il tecnico della cucina

Il tecnico della cucina è la persona che più vedi in casa tua.
Il tecnico della cucina arriva ansimando, osserva il danno, se ne va ansimando. L'ansimare non diminuisce con l'allontanarsi del momento in cui ha fatto le scale, anche perché le ha fatte in ascensore. 
Il tecnico della cucina, quando gli telefoni e gli dici che vuoi sapere quando verrà nel lasso orario 9-19 del giorno dell'intervento, ti risponde che non fa interventi per la Whirpool e che non ha nessun frigo da sistemare. Dopo due ore arriva, ansimando, con i pantaloni da tecnico pieni di tasche con su scritto Whirpool e si avvicina al tuo frigo. Lo estrae ansimando, con movimenti sussultori che ne rigano tutta la fiancata contro le cerniere nuove della cucina nuova. Tira fuori fotocopie della Whirpool con intricati disegni che indicano di mettere uno scotch dietro un tubo che potrebbe essere causa di vibrazioni. No, non è uno scotch, è un materiale adesivo. Ok, mette il materiale adesivo che non è uno scotch, una striscia dritta, cercando di farle seguire la sinuosità. Ansima contrariato per l'impossibilità di sinuosare qualcosa nato per essere dritto.  
Poi ti fa fare il limbo con il frigo Everest appoggiato addosso, mentre ansima di più, e avvita un piedino aggiuntivo che dovrebbe, anche lui, ridurre le vibrazioni.
Quando ha finito, se ne va. 
Scende le scale ansimando.
Tu inizi a riempire il freezer con scatole imbevute d'acqua sghiacciata.
La vibrazione che c'era prima si è trasformata in un rombo.
Il frigo decolla, percorrendo la rampa di lancio del parquet della tua cucina.
Attraversa il cielo bigio più inquinato d'Europa. 
Si conficca nella luna che si disegna in una neonata notte. 
Prendi il cellulare.
Ordini un Glovo.