LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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martedì 6 luglio 2021

Infestanti gabbiani

Il mio rapporto con le biblioteche è particolare. Particolare nel senso che non mi ci vediamo quasi mai.

Una volta ci vivevo dentro. 
Non leggevo libri. 
Leggevo biblioteche. 

Poi sono diventata accumulatrice e possessiva. I libri li voglio. Li marchio con il mio nome. Li sottolineo. Metto la data di inizio e fine lettura, di acquisto, il luogo. 

La stessa cosa valeva tempo fa, quando non esisteva Spotify, con la musica. Ok, è indice di personalità disturbata, ma con quello che costavano i CD, prima facevo una battuta di caccia a quello imperdibile, poi me lo studiavo a memoria. Tutte le canzoni. Perché negli imperdibili figuri Festivalbar 95, non mi è dato ricordare, ma anche quello lo conosco ancora a memoria. Non avrei quasi mai preso in prestito un CD in biblioteca.

Queste premesse, per dire che però, a volte, prendo un CD o un libro in biblioteca.

Ultimamente, tipo una settimana fa, ho preso un libro. Uno di quei libri da spiaggia, tipo "Palindromi". Un libro che potevo esimermi dal sottolineare. Poi, ci sono andata, in spiaggia. Mi sono letta tipo 420 pagine su 450, presa benissimo come capita con i libri da spiaggia, in cui non devi rileggere otto volte una pagina per capire cosa c'è scritto, sottolinearli per sentirti intellettuale e poi chiederti cosa ci fosse scritto. 
Ho girato tutto il giorno con il libro sottobraccio, finché non ho incontrato un gabbiano accucciato in un angolo di un parcheggio. Mi sono avvicinata e ho visto che era impregnato di ami da pesca, nelle zampe, nel corpo, perfino uno in gola. Ho cercato di avvicinarmi ma ho dovuto usare il libro come scudo contro le sue beccate. Mi sono messa a cercare aiuto per un bel po' di tempo, poi ho rinunciato, perché anche quelli della LIPU mi hanno detto "Massì, è infestante". Il mio compagno, con il braccio squarciato da una beccata, dopo aver cercato anche lui di aiutarlo, ha osservato che sono esseri dannosi, fanno baccano, cagano dappertutto, rovinano le città. Insomma, un po' come gli uomini. La prossima volta che ne vedo uno (di uomo) in difficoltà lascio stare, ché tra l'altro tentare di aiutare l'infestante mi è costato il libro della biblioteca. Dimenticato nel parcheggio. 

Un po' come il CD. Un CD degli ABBA che avevo preso in un momento in cui vivevo in Costa azzurra al mare (anche perché me ne sia andata è un mistero del calibro di quello del Festivalbar 1995), in una casa semivuota. Quello anche secondo me se l'è fregato un gabbiano. Poi gli è scappato dal becco, ché dopo un'ora di ricerca vana in mezzo al vuoto, ho sentito le musiche degli ABBA diffondersi da qualche stereo non mio nel cortile interno dell'immobile. 

I gabbiani sono infestanti, dannosi, fanno baccano, cagano dappertutto, rovinano le città e mi fanno perdere le cose della biblioteca.