LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

venerdì 31 agosto 2018

Umanimali


Mi sono sorpresa ad affermare quanto segue: "Al di là di un criceto, non mi sono mai occupata di esseri umani".

Ora, le possibilità sono limitate a:

  1. sono completamente rintronata, più del solito, il che indica che presto questo blog chiuderà, anzi sopravviverà da rudere in disuso perché non sarò nemmeno in grado di chiuderlo;
  2. considero i criceti esseri umani, il che significa che sono diventata animalista a mia completa insaputa;
  3. anni fa ho avuto questo trauma e niente e nessuno, nemmeno lo psicologo, è riuscito ad estirparlo dal mio inconscio, e mi trovo quindi oggi a celebrare (?) un criceto considerandolo alla stregua di un essere umano (indizio dell'impossibilità del punto 2: se fossi davvero diventata animalista, mi indignerei di quanto appena scritto, perché un criceto varrebbe per me molto più di un essere umano). 
Ok, sono completamente rintronata. 

lunedì 27 agosto 2018

Istruzioni per entrare gratis ai concerti fighi

  1. Dimenticatevi completamente di comprare il biglietto; se ve ne ricordate, fate che sia di domenica e che Ticketone abbia chiuso le vendite.
  2. Assicuratevi di arrivare al concerto quando è già sold out, tipo una-due ore prima dell'inizio, in modo da non essere colti dalla tentazione di comprare il biglietto.
  3. Siate donne. Non so perché, ma ho la sensazione, da test effettuati sugli esseri umani e non sugli animali, che dia più possibilità di ingresso. 
  4. Studiate con cura tutti gli ingressi e  i buchi nella rete e i cancelli scavalcabili protetti da rovi, aggirandovi come cani randagi intorno a ogni possibile falla, e soprattutto parlate con tutti quelli che sorvegliano i varchi, con frasi dimenticabili tipo: "Io scrivo per il famoso giornale di musica Qwfkw, mi date l'accredito?", oppure "Ho una secchezza delle fauci che potrebbe causarmi allucinazioni e necessità di ricovero, l'unica salvezza che vedo intorno a me è accedere al bar che guarda caso si trova proprio lì dietro, in area concerto". 
  5. Continuate ad aggirarvi per circa un'ora, fissando i guardiavarchi con occhi tristi.
  6. Quando le guardie si distraggono a parlare, fate tentativi di ingresso tentennanti, come il famoso pedone che deve attraversare le strisce dei test della scuola guida. Ma non entrate.
  7. Beccate dei vostri amici bigliettodotati e convinceteli a entrare, uscire con il marchio sul polso fresco e quindi trasferirvelo sul polso, ovviamente al contrario, per la legge della specularità.
  8. Tentennate con loro ridendo e facendo gli scemi proprio davanti all'ingresso, fino a lasciar andare avanti solo loro che vengono bloccati sulla soglia per evidente tentativo di frode (non ho mai scritto nel titolo che queste fossero istruzioni per entrare ai concenti fighi pagando il biglietto in anticipo di mesi). 
  9. Rimanete raminghi davanti alla porta secondaria del buttafuori con occhi tristi e scattini tentennanti ogni 10 minuti. 
  10. Qualsiasi accenno di tentativo di ingresso facciate, mancate completamente di spontaneità e assumete quell'increspatura del labbro tipica del bimbo colto con le dita nella marmellata.
La probabilità che, poche manciate di minuti dopo l'inizio del concerto, qualcuno, probabilmente di sesso maschile se siete femmine, magari di sesso femminile se siete maschi, si stufi di voi è molto, molto, molto alta. 

Quel qualcuno si avvicinerà a voi, vi prenderà per un braccio, vi stamperà il timbro (al diritto) sul polso non timbrato al rovescio e vi butterà dentro. Attività che ad un buttafuori fa bene, perché è un po' come gli esercizi per la schiena, non ci si può piegare sempre in avanti o indietro, bisogna garantire l'elasticità della colonna vertebrale facendo entrambi gli esercizi. 

Dopo l'esercizio, lui/lei si potrà finalmente rilassare e voi potrete beneficiare del vostro gustosissimo concerto gratuito.

sabato 18 agosto 2018

Volare oh oh


Aeroporto di città del sud Italia. Non che sia rilevante il fatto che sia del sud, ma è effettivamente del sud. Però poi sembra politically uncorrect.

Ricominciamo.

Aeroporto italiano. Uhm, no, anche italiano sarebbe politically uncorrect.

Ricominciamo.

Aeroporto.
Aereo in pista.
Passeggeri tutti incastonati sopra, perché si tratta di una compagnia che ama fare i tetris di esseri umani. Potrei dire che sia Ryanair ma poi sarebbe politically uncorrect.

Non lo dico.

Ricominciamo.

Aeroporto.
Aereo in pista.
Passeggeri tutti incastonati sopra, perché si tratta di una compagnia che ama fare i tetris di esseri umani.
Tu in mezzo al tetris, ma proprio in mezzo, paninizzato.
E' stata dura impaninarsi con la vicina del corridoio che doveva finire una telefonata di dieci minuti prima di alzarsi, e un'altra prima di far passare il vicinomdel lato finestrino.
Il tapino suddetto, chiamato dall'amico a fare uno scambio per essere vicino a lui, è così atterrito dall'idea di farle smettere l'ennesima telefonata che decide di rimanere in quel posto.

Il tempo passa, ma l'aereo non passa. Sta lì, fermo immobile in un tripudio di pianti urla gomitate e calci di bambini gemellari o meno di età inferiore ai 6 anni che allieta più o meno ogni individuo seduto nell'abitacolo.

Dopo mezz'ora abbondante, dopo tutte le varie dimostrazioni di hostess e stuart, si sente la voce del pilota. Fa il solito saluto con presentazione, poi annuncia: "Questo volo è diretto a xyz, non è che qualcuno deve andare altrove e si è sbagliato? Non siate timidi, ammettetelo pure".
Nessun si muove.
Nel frattempo il vicino del finestrino dice di aver osservato personale che in pista correva spingendo una carrozzina e altro che rivoltava tutti i bagagli da stiva.
Le hostess sussurrano "Ma sì, il bagaglio della signora è in stiva, ma lei non c'era, l'avevano dimenticata giù".

Alla fine l'aereo parte, e i bambini davanti a te inscenano una lotta greco romana con urli da richiedere la protezione per rumori molesti. Il padre partecipa dell'attività, picchiando i bimbi con una bottiglia di plastica vuota, finché i due non si precipitano sulla madre, che ha smesso di telefonare e li accoglie in braccio a lei ma soprattutto a te, urlanti, scalcianti e sgomitanti.

Quando scendi vedi il tuo vicino del finestrino che bacia il suolo.
Tu non riesci.
C'è da piegarsi troppo per farlo.
La signora in carrozzina, spinta di nuovo dal
personale, materializzata da un luogo dell'aereo diverso dai sedili, tutti pieni, anche vorrebbe baciare il suolo, ma anche lei non ce la fa.