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lunedì 14 ottobre 2019

Tu sei giudicante! (Vergogna!)


Dire a qualcuno "Tu sei giudicante" è un modo molto pittoresco per essere giudicanti.

E' un dire: ho letto un sacco di manuali di mutuo aiuto, libri di illuminati zen e cose del genere.
Vorrei seguire il loro insegnamento, ad esempio imparando a non giudicare nessuno. Non ne sono (ancora) capace, così guardo cosa sbagliano gli altri e li addito, giudicando la loro incapacità di non giudicare.

Da un lato "Tu sei giudicante" può essere quindi visto come un messaggio di fratellanza, del tipo "Siamo tutti e due giudicanti, vieni qui, amico e compagno di incapacità".

Ma in linea generale chi emette queste tre parole crede di non essere giudicante e di illuminare la via a esseri giudicanti che ancora non sono stati piazzati sulla via dell'illuminazione da manuali e libri vari.

Chi davvero non giudica non riterrà mai un altro giudicante.
Non gli verrà nemmeno in mente la frase, ché se gli venisse in mente, sarebbe giudicante in modo implicito.
E probabilmente non leggerà neppure i manuali, scritti da persone che giudicano il target editoriale (la più ampia fetta di clienti possibile) bisognosa del loro aiuto illuminato a non giudicare.

OSSERVAZIONE: se tu che leggi sei arrivato fino qui senza giudicare che il post è giudicante in quanto giudica giudicante chi giudica giudicante qualcuno, sei non giudicante. Altrimenti sei pure tu giudicante. Io, invece, sono giudicante al quadrato, scrivendo quanto ho appena scritto. Si genera così un serpentone di giudizi di giudizi di giudizi di giudizi eccetera eccetera che prima o poi strangolerà chi ci sta in mezzo, fino all'espressione dell'ultimo giudizio. 

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