LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 29 marzo 2007

H2O


Decido: oggi piscina.
Anzi, decido non solo oggi, ma perfino ieri.
Problema: gli occhialini. Quelli che ho, diventano loro la piscina appena mi immergo.
Spedizione dai genitori in cerca di occhialini decenti. Mio padre mi porge sorridendo a 475 denti un sacchetto con un campionario invitante (e scusa Vale, ma faccio un altro elenco...):


  • gli occhialini che avevo dismesso nel '90, quando, oltre ad entrare l'acqua, erano più rigati di un gessato;

  • gli occhialini di una tartaruga, con distanza pupilla-pupilla di circa 10 cm, non regolabili;

  • occhiale-maschera con copertura dei 4/5 della faccia, utilizzabili anche per cordate su ghiacciaio.

Sono costretta a optare per l'ultimo esemplare, pur portandomi appresso tutto il sacchetto.


Passo a prendere il mio amico, e poco dopo siamo in piscina. Mi viene sinceramente da strisciare sotto la reception quando scopro che la modica cifra che dovrò pagare è quella di 7 euro sonanti. Beh, mi dico che saranno un incentivo per nuotare di più.


Certo, perchè la finalità è quella di fare il mio record assoluto di vasche, di uscire dall'acqua senza più un briciolo di energia nei muscoli, di ritrovarmi alle dieci negli spogliatoi con le spalle di Schwatzeneger (ma perchè mai ne ho scelto uno così difficile da scrivere a quest'ora del mattino?).


In spogliatoio, indosso la mia cuffietta fashion, appertenuta anch'essa a mio padre, in barba alla sua decorazione zebrata a striscie nere, argentee e bianche, sforco gli occhiali da vista e inforco la mascherina da ghiaccaio estremo, piombando nelle tenebre della cecità. Entro in un mondo pieno di oggetti rosa sfocati semoventi non identificabili. Il mio amico mi ha detto di avere costume cuffia e occhialini neri, ma mi sarebbe impossibile distinguerlo in questo marasma di corpi ectoplasmatici, se non fosse qui davanti a me a sventolare le mani e a dirmi: "Yu-hu, sono qui".


Il momento dell'azione arriva: mi tuffo tra la gente. Dire "Mi tuffo nell'acqua" sarebbe esagerato, infatti di acqua se ne vede ben poca, perchè a inizio vasca sono ammassate circa quindici persone per corsia.


Inizio la mia nuotata cercando di schivare unghiate bambini a dorso gomitate dai vicini di corsia. E poi dicono che il nuoto è rilassante.


1 2 3 4 5 6 vasche. CRAMPO AL DITO MEDIO DEL PIEDE. Arranco fino al bordo vasca. Un quarto d'ora e un litro d'acqua bevuto (magari serve...) dopo sono di nuovo in campo.


7 8 9 10 11 12 vasche. CRAMPO AL SOLITO DITO MEDIO DEL PIEDE. Torno in bagno, però in quello dei disabili, dato che sono accecata. Bevo di nuovo, a vuoto. Mi trascino per la piscina strisciando il piede a terra per evitare che mi si arricci ulteriormente il dito. E passano altri 20 minuti.


Quando mi riprendo, mi rituffo, ora in acqua, perchè il casino è diminuito, e riprendo le vasche, a rana, lentissimamente. 13 14 15 16 17 18 19 20 21 22 23 24 CRAMPO AL DITO MEDIO DELL'ALTRO PIEDE.


Esco e mi affloscio definitivamente sulla panchina. Il bagnino mi si avvicina, con la panza avvolta nella maglietta rossa da bay watch della bagna caouda, e mi dice: "E' la mancanza di allenamento". Mancanza di allenamento una cippa, caro mio, questa settimana ho corso pedalato ginnasticato schiacciato il tubetto del dentifricio masticato, sono allenatissima, IO!


L'ultima mezz'ora, quando la vascha è semideserta, la passo con il bagnino che mi stiracchia invano tutti i muscoli delle gambe. Il crampo ha deciso di star comodo, e si è allargato a tutte le dita dei piedi, e anche ai polpacci. Bay watch, che per me rimane una chiazza sfocata rossa con sopra una chiazza più piccola sfocata rosa, sottolinea che o sono fuori allenamento o ho esagerato. Dulcis in fundo, scopriamo che facciamo lo stesso lavoro, e la seratona sportiva finisce parlando di ticket restaurant, orari, straordinari.


Per fortuna dopo andiamo in un pub. Per fortuna mi bevo un bicchierone di ACE, che ha dentro tutte le vitamine immaginabili salvo il potassio.


Apro il portafogli per pagare, e....dov'è la carta d'identità? IN PISCINA!


7 commenti:

  1. tu devi essere un'altra me in versione magra (ti penso magra, secondo me sei magra), mi rivedo benissimo in tutta questa cosa.

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  2. Già, sarà per quello che il tuo blog mi paice un casino!
    Cmq sì, ci hai beccato, sono relativamente magra, però ho i brufoli e i pantaloni mi vanno smepre corti e larghi :D
    A ognuno le sue!

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  3. ah quindi oltre che magra pure alta sei...grrrrrrrrr!!
    scherzo è vero, ognuno ha le sue!!
    Vale

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  4. io continuo a pensare che fare sport faccia male :)

    (grazie per il link)

    ale

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  5. Condivido che lo sport assunto in misura eccessiva (diciamo, più di due o tre volte... all'anno) è sicuramente da sconsigliare...
    Io personalmente avrei rinunciato dopo il primo crampo (ammesso che esista qualcuno o qualcosa che possa trascinarmi in una piscina... :-D ).
    ciao

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  6. hahahaahaa Mattea tu mi farai crepar dal ridere prima o poi!!!! e io posso testimoniare sulla serata!!!! :-D

    Dade

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  7. O magari ti farò crepare e basta...visti i precedenti durante le sedute (anzi le in piedate) di jogging :D
    Sai a cosa mi riferisco vero???

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