LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.
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sabato 2 marzo 2024

Buon non-compleanno

Oggi il mio blog non compie gli anni, perché li aveva già compiuti martedì 27 febbraio, ed erano 17, e infatti sto numero portasfiga, nell'anno bisesto anno funesto, si è dato da fare.

Poi festeggiare il compleanno è demodé, soprattutto quando di anno in anno si diventa sempre meno prestanti, più anziani, più acciaccati (non lui, chi ci scrive).

Aspettiamo il prossimo anno, l'anno della matura età, anche se non della maturità, almeno per il blog (per me probabilmente sì, come quasi tutti). 




giovedì 28 dicembre 2023

Self-wish man

E niente, siamo sotto periodo di Feste, c'è gente con il cappello da Babbo Natale ovunque, addobbi dappertutto, balconi pieni di luci che manco Bollywood, renne, strenne in ogni dove, la gente ha panettoni che le escono da ogni orifizio, nell'aere si diffondono canzoni natalizie, ci sono film e cartoni di Natale dappertutto, che non si sa più dove trovare un film decente in un cinema, traffico da Feste micidiale che anche in bici ti incagli nei tubi di scappamento, insomma, una serie di festose meraviglie.

Vado in tabaccheria a comprare non so più cosa, ma ovviamente non lo trovo, ed è già tanto se trovo la tabaccheria, perché i tre quarti dei negozi sono chiusi. 

Il tabaccaio mi dice: "Mi spiace, non lo abbiamo, è un periodo così. Abbiamo poco". In effetti sembra che lo abbiano saccheggiato, a momenti non ci sono più nemmeno le sigarette.

Mentre esco aggiunge: "Tanti auguri di buone Feste eh! Anche a te! Ciao!"

Self-wish man.

domenica 27 febbraio 2022

Buon compleanno Spigoblog

Oggi questo blog compie 15 anni. 

E ancora lo leggete. Complimenti a voi per la tenacia e auguri a lui per la durata.





giovedì 31 dicembre 2020

La fiabetta della novella istoria

Odio questi capodanni a scadenza fissa che fanno della vita e dello spirito umano un’azienda commerciale col suo bravo consuntivo, e il suo bilancio e il preventivo per la nuova gestione. Essi fanno perdere il senso della continuità della vita e dello spirito. Si finisce per credere sul serio che tra anno e anno ci sia una soluzione di continuità e che incominci una novella istoria, e si fanno propositi e ci si pente degli spropositi, ecc. ecc. È un torto in genere delle date.

(A. Gramsci)

domenica 1 aprile 2018

Festa di rinascita

Oggi la gente mi dice che Pasqua è una festa di rinascita.

Bella roba, mi dico.

Voi volete rinascere?
Io sto bene essendo nata un bel po' di tempo fa.

Pensate un po' rinascere.

Già bisogna superare nuovamente il trauma di passare in mezzo alle gambe di vostra madre, spostandole le ossa del bacino per far capolino da là in mezzo con tutti che guardano se siete usciti bene.
Poi bisogna reimparare tutto quanto.
Insomma, sono quasi quarant'anni che mi do da fare per imparare cose, saper fare cose, vedere gente, e adesso dovrei festeggiare la rinascita?

A me, di nascita, ne basta una.

Per il resto lascio fare ai soprannaturali.

mercoledì 14 febbraio 2018

L'amore incondizionato è qualcosa di meraviglioso


L'amore incondizionato è qualcosa di meraviglioso: sorvoli su tutto, vedi il bello e il brutto, riconosci il bello, te lo godi dalla tua panoramica altezza. Il brutto c'è, ma, per quanto possa fare salti rabbiosi per raggiungerti, mica ti scalfisce, tu su così e lui talmente giù.
Ti dici che, alla fine, l'amore incondizionato è qualcosa di semplice e totale.

L'amore condizionato, invece, lui si che è un bel casino.
Quando vai dentro le cose, quando le tue viscere si attorcigliano nei tornanti delle condizioni create
da te,
dagli altri,
dal tuo corpo,
da quello altrui,
dai tuoi evidenti limiti
dagli evidenti limiti altrui,
allora sì che è un casino tortuoso,
pieno di meccanismi che hai da studiare come superare tipo gioco di logica
ma senza logica, se no che amore è?,
pieno di palette e ostacoli gommosi tondi rumoreggianti che ti rimbalzano imprevedibilmente, palla di flipper tonda e spigolosa tutt'insieme.

Il meccanico che ama le auto facilmente si emoziona incondizionatamente quando le vede correre per le strade, tutte belle rombanti e ok, un po' inquinanti, ma finché non gli viene un cancro ai polmoni va bene così; amore condizionato è quello per l'auto che, davanti a lui, apre verso le sue mani annerite e spaccate il cofano cariato, zeppo di fili scatole polverose ingranaggi da capire aiutare far risorgere.

L'amore incondizionato
è semplice
figo
non condiziona te
non condiziona gli altri
non è condizionato
da te
dagli altri
dalle cose intorno

perfino i santi
perfino i religiosi
perfino gli spirituali
lo predicano
tant'è figo

ma

esiste?

O è come la libertà?

E
ancora

è veramente quello lì altissimo,
o è quello bassissimo incastrato
in inevitabili condizioni
che però non si fa condizionare?

Chiedete a lui,
magari lo sa.

domenica 31 dicembre 2017

Buon anno


“Vivo ancora e penso ancora: debbo vivere ancora, perché debbo pensare. Sum, ergo cogito: cogito, ergo sum. Oggi chiunque si permette di esprimere il suo desiderio e il suo pensiero più caro: orbene, anch’io voglio dire ciò che oggi desidero da me stesso e qual è il primo pensiero che, quest’anno, mi ha sfiorato il cuore; quale pensiero sarà motivo, pegno e dolcezza della mia vita a venire! Voglio imparare sempre più a vedere la bellezza nella necessità delle cose: così diverrò uno di coloro che rendono belle le cose. Amor fati: questo sia, d’ora innanzi, il mio amore!”

F. Nietzche

lunedì 25 dicembre 2017

Buon Natale


Da quando c'è whatsapp ho riscoperto il piacere delle cose semplici.

Quest'anno, dopo essere stata bombardata da filmati di ogni tipo, in vetta a cui sicuramente campeggiavano cuccioli vari calzanti cappellini da Babbo Natale, seguiti da ogni sorta di cori in dialetto, Babbi Natali con le braghe calate che si puliscono con le letterine dei bambini, nonnine che cavalcano alberi addobbati, fatine magiche ciondolose e campanellose e chi più ne ha più ne metta, mi è venuto un desiderio di essenziale.
Ho apprezzato quelli che mi hanno scritto una riga, buon Natale, e basta.
No filmati da scaricare, no filastrocche, niente.
Solo buon Natale, ho pensato a te, ti saluto, ti auguro di passare una bella giornata.

Allora ho pensato di farlo pure io.

Un bel messaggio: Buon Natale
Magari senza punteggiatura.

Poi mi sono detta che magari la persona potrebbe pensare che lo mandi a tutta la rubrica con qualche macro strana, con qualche app spargimessaggi.
E invece no.
Il messaggio del Natale deve essere sintetico, ma personalizzato.

Allora ho avuto un'ideona.
Ho creato una macro che scriveva a tutta la rubrica "Buon Natale, nome presente in rubrica".
Ok, qualcuno ha ricevuto un "Buon Natale, deficiente", qualcun altro un "Buon Natale, Boh", qualcun altro "Buon Natale, Rompiballe del cortile", ma per un numero statisticamente significativo di persone il messaggio spero sia passato.
Ho pensato a te, proprio a te, ti saluto, ti auguro di passare una bella giornata.

E allora

Buon Natale, lettori del mio blog

domenica 1 gennaio 2017

Capodanno


La gioventù è quando è permesso di restare alzati fino a tardi la vigilia di Capodanno. 
La mezza età è quando si è costretti.

(Bill Vaughan)

Maledizione.

(io)

domenica 25 dicembre 2016

Natale

Natale è festa di nascita, ma una festa un po' breve, ché dopo pochi mesi c'è la festa di morte e resurrezione.
Nel giro di pochi mesi Gesù ne ha combinate di tutti i colori.
Certo che il Natale è una festa ben precaria, se poi deve esserci a breve distanza una quaresima di dolore e sofferenza e mancanza di carni del venerdì e contriti fioretti.
Bisognerebbe come minimo fare i regali e poi rivolerli indietro al mercoledì delle ceneri. Magari dar loro fuoco e usare le ceneri per farsi la croce in fronte. Poi, a Pasqua, dalle ceneri verrebbe su una Fenice di regali di Natale ma più grandi e fighi e immortali.
Che a pensarci bene, poi, perché Natale con i tuoi e Pasqua con chi vuoi?
Forse perché a Natale fa freddo e quindi si sta più volentieri in casa al calduccio del camino a sfondarsi di cotechini lenticchie salmoni affumicati Ikea panettoni e zabaioni, mentre Pasqua più si presta alle scampagnate, alle spiagge che iniziano a scaldarsi un po', alle prime abbronzature?
Ma insomma, dov'è lo spirito religioso? Non è un principio opportunista?
Natale è una festa dozzinale, nascono tutti. Magari non da vergini, ma adesso che c'è la fecondazione in vitro, si può.
Risorgere, invece, è risorto solo lui.
E' là che bisogna fargli la festa, stare in famiglia, fare regali.
Mica andarsene al mare o al lago o in collina con gente a caso.
Sempre che si sia religiosi.
Se non lo si è, si passano sia il Natale sia la Pasqua con chi si vuole, si fanno tanti bei viaggi, si mangia tanta carne tutti i venerdì dell'anno, e ci si penserà poi, caso mai si fosse sbagliato, a convincere la divinità che tutto sommato, il coraggio di fare la scommessa meno redditizia vada premiato con una cornice del purgatorio poco faticosa.

sabato 26 marzo 2016

Supermercati automatici


Una volta uno andava dal verduriere a comprare le verdure, dal fruttivendolo per la frutta, dalla merciaia per le canottiere di lana, dal lattaio per il latte e così via.
Adesso, invece, c'è la fagocitante e onnivendente GDO.
La Grande Distribuzione Organizzata.
Una volta un bambino poteva dire che da grande avrebbe voluto fare che so, il lattaio, invece adesso potrebbe desiderare di essere un dipendente del Carrefour, della LIDL, della Auchan.
Un bambino con poche pretese.

Gli acquirenti hanno risolto tanti problemi di sminuzzamento del tempo. In più questi supermercati sono quasi sempre aperti con orari inquietanti e del tutto irrispettosi della natura umana dei loro dipendenti.
Dato che la maggior parte dei clienti lavora dal lunedì al venerdì, capita che il sabato ci sia una concentrazione di persone nei centri commerciali che manco i tasselli del campione mondiale di Tetris.

Capita che uno finisca anche lui al centro commerciale di sabato, o di domenica.
Inizierà ad aggirarsi tra i lineari pieni di prodotti colorati, con su incollate offerte di ogni tipo, incombenti avvertimenti secolari.
Verrà fermato da disperate hostess cinquantacinquenni che gli propineranno altri sconti e assaggi di tutto, tanto che potrà tranquillamente pasteggiare gratuitamente a suon di campioncini, sempre che abbia la faccia tosta di consumare il cibo e non farsi consumare dal marketing. Sarà abbastanza facile riuscire nell'intento, in quanto le energie delle stagionate hostess, già deprivate dalla loro vita di neopovere, saranno scarse e spente.

Se uno deciderà di fare l'incauta spesa in giornate particolari, magari legate a festività tipo la Pasqua (a proposito, buona Pasqua a tutti),


si ritroverà avviluppato in un boa constrictor di corpi umani tetrissati che si agiteranno il possibile per raggiungere qualche benefit. Ad esempio, un uovo di Pasqua gigante spezzato a martellate gommose da nerboruti e tatuati steward e distribuito gratuitamente a tocchettoni da hostess dipinte in faccia manco fossero un Botero.

Man mano che il tempo passerà, nel continuo aggirarsi tra
la folla
le offerte
i lineari
le hostess
gli steward
i carrelli
i bambini urlanti
i pesafruttaeverdura
le code alle casse umanizzate
quelle alle casse disumanizzate,
uno inizierà a perdere i contorni della realtà, a sentire un giramento di testa, una nausea incipiente che aumenterà ogni secondo di più che permarrà all'interno dei locali.
Perderà l'equilibrio, il senso della lista della spesa, e procederà con passi incerti appeso al carrello o appoggiato al cestino con ruote come a una stampella inattendibile, che scorrerà in direzioni impreviste, a rendere il suo stato ancora più precario, fino ad arrivare a
una totale overdose di disorientamento,
un mal di centro commerciale,
che
manco l'assenzio,
manco il laudano,
manco il tamango.

Se fossi una poetessa maledetta, sarebbe al centro del centro commerciale che mi metterei a scrivere il manifesto della mia poetica.

Ma sono una blogger, nemmeno maledetta.
E quindi nel centro commerciale faccio la spesa.
Il sabato.
Prima di Pasqua.


sabato 27 febbraio 2016

9 anni!

Oggi il mio blog compie ben 9 anni!

Per festeggiare adeguatamente questo momento topico, anche se so che forse per cotanta grazia dovrei aspettare almeno il compimento del decennio, ho deciso di richiedere qualcosa di speciale.

Ho esitato a lungo, poi mi sono detta che non si sa mai, magari Spigoblog non ci arriverà mai, a 10 anni.
Magari non ci arriverò io, il che significa che non ci arriverà manco lui.
Con il blog è un casino, è un figlio che non può sopravvivere al proprio genitore.

Alla luce di queste profonde considerazioni sulla vita e sulla morte, ho preso questa decisione.

La ordino.

Ordino questa magnifica torta per lo Spigocompleanno.


Chris Cornell ha aspettato 50 anni prima di concedersela (e pubblicarla - farsela pubblicare - orgogliosamente su Fb), ma si sa, io non ho fermezza.

venerdì 25 dicembre 2015

Natale


“Il Natale di quell’anno fu la festa dell’Inferno piuttosto che del Vangelo. Le botteghe vuote e prive di luce, la cioccolata finta o le scatole vuote nelle vetrine, i tram carichi di facce scure, nulla ricordava i Natali trascorsi. Nella festa in cui tutti, ricchi o poveri, una volta si riunivano, non c’era posto se non per alcuni godimenti solitari e vergognosi che certi privilegiati si procuravano a peso d’oro, in fondo a un sudicio retrobottega. Le chiese erano piene di lamenti piuttosto che d’atti grazia. Nella città tetra e gelata alcuni ragazzi correvano, ancora ignari di quanto li minacciava. Ma nessuno osava annunciargli il dio d’una volta, carico d’offerte, vecchio come il dolore umano, ma nuovo come la giovane speranza, la stessa che impedisce agli uomini di lasciarsi andare alla morte, e che non è se non semplice ostinazione a vivere. [...] 

[...] davanti a una bottega di Natale,[...] pensava [...] che un mondo senz’amore è come un mondo morto e che viene sempre l’ora in cui ci si stanca delle prigioni, e tutto quello che si desidera è un volto caldo e lo stupore di un cuore innamorato”.

giovedì 6 agosto 2015

Le vecanze sono là dove è stato deciso che siano


Buone vacanze a tutti,
buone vacanze a voi che andate
dove i tour operator
e i siti di vacanze on line
e le agenzie di viaggi
e gli uffici del turismo
hanno deciso che voi dobbiate andare.
Perché vi fanno le offertone.
Perché vi radunano tutti lì
in quei posti dove vogliono che siate
facendovi illudere
di aver deciso di andarci.
Buone vacanze a voi
che poi vi stupite
se andate in biblioteca
e le innumerevoli guide di quel posto
sono tutte in prestito.

Buone vacanze
a voi che andate
dove sono stati organizzati
serate
divertimenti
concerti
teatri
mercatini
visite guidate
sport.

Buone vacanze
a voi che disertate
i luoghi dove Loro hanno deciso
che non ci sia più nulla,
nemmeno un cinemino all'aperto,
nemmeno un concertino,
nemmeno un teatrino di attori veri,
nemmeno un teatrino dei burattini,
nemmeno una visita guidata alle fogne
con illustrazione naturalistica
delle razze di topi e nutrie
del luogo sotteraneo e misterioso,
nemmeno una piscina scoperta aperta,
nemmeno una piscina coperta aperta,
nemmeno una biblioteca aperta,
nemmeno un mercatino ayurvedico-vegan-radical-chic,
nemmeno un mercatino artigianale,
nemmeno un mercatino cinese
con le cianfrusaglie cinesi,
nemmeno un concerto dei Foo Fighters
che tanto dopo 10 minuti vanno esauriti
perfino se suonano a Novembre,
nemmeno un concerto dei Foo Fighters
invocato dai fan
che sono tutti incoscientemente in vacanza
dove i tour operator li hanno
coscientemente dirottati,
nemmeno un concerto
di un gruppo che suoni musica
assurda e anticommerciale
e suonata pure male
anche perchè pure quegli pseudomusicisti
sono tutti incoscientemente in vacanza
dove i tour operator li hanno
coscientemente dirottati,
nemmeno un'apericena,
nemmeno un bar di tendenza aperto,
nemmeno un bar sgrauso
tipo bar Sport aperto,
nemmeno una Luisona che vi aspetta.
La Luisona c'è, certo,
ma è nel bar chiuso,
in attesa di un cliente
che
a settembre
la addenti
e
vinca
un bel mese di mutua.
Un bel mese in cui
dovrà rinunciare
nella sua bella città
a tutte le iniziative
di rinascita urbana
preautunnale.

domenica 20 aprile 2014

Buona Pasqua

Questa Quaresima è stata davvero lunga come una quaresima,
ma adesso che è Pasqua sono felice come una pasqua.

mercoledì 1 gennaio 2014

2014

 

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