LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 28 dicembre 2023

Self-wish man

E niente, siamo sotto periodo di Feste, c'è gente con il cappello da Babbo Natale ovunque, addobbi dappertutto, balconi pieni di luci che manco Bollywood, renne, strenne in ogni dove, la gente ha panettoni che le escono da ogni orifizio, nell'aere si diffondono canzoni natalizie, ci sono film e cartoni di Natale dappertutto, che non si sa più dove trovare un film decente in un cinema, traffico da Feste micidiale che anche in bici ti incagli nei tubi di scappamento, insomma, una serie di festose meraviglie.

Vado in tabaccheria a comprare non so più cosa, ma ovviamente non lo trovo, ed è già tanto se trovo la tabaccheria, perché i tre quarti dei negozi sono chiusi. 

Il tabaccaio mi dice: "Mi spiace, non lo abbiamo, è un periodo così. Abbiamo poco". In effetti sembra che lo abbiano saccheggiato, a momenti non ci sono più nemmeno le sigarette.

Mentre esco aggiunge: "Tanti auguri di buone Feste eh! Anche a te! Ciao!"

Self-wish man.

venerdì 15 dicembre 2023

Taboo procreativo

Oggi ho deciso di fare un post su qualcosa di impopolare, ma così impopolare che forse sarebbe meno impopolare scrivere contenuti altamente e deviatamente pornografici. Del resto, anche la pornografia conduce a un atto finalizzato all'esatto opposto di ciò di cui voglio parlare: le persone che non vogliono avere figli. 
Non quelle che non possono: quelle che non vogliono. 
Se vogliamo essere più impopolari, diciamolo: le donne che non vogliono avere figli.

Le donne, negli ultimi anni si sono, almeno apparentemente, liberate da molti fardelli legati al patriarcato, termine che ultimamente riempie le bocche di tutti, quindi lo metto anche io in questo post, così divento mainstream, magari qualcuno finisce qui per caso, e i miei lettori si potrebbero contare sulle dita di più di una mano. 
A parte la sottile scaltrezza sociale di far passare il messaggio che essere libere voglia dire lavorare, in modo che adesso in una famiglia con due adulti si lavori in due percependo meno dello stipendio di quando si lavorava in uno, la donna è sicuramente più emancipata di prima. Ma continua a essere ritenuta per la maggior parte dell'umanità come colei che ha il potere di portare in grembo un bambino, e poi spararlo nel mondo già bell'e che fatto, un po' piccolo ma generalmente accessoriato di tutto e pronto a crescere. 
Chi più ne spara al mondo, più appare altruista. Chi sacrifica la propria vita per i figli è eroico, uomo o donna che sia. Un uomo che non vuole figli è egoista, una donna che non ne vuole è quasi inconcepibile. 

E' vero, può essere egoista aver voglia di dedicarsi a se stessi, di non passare almeno 5-6 anni della propria vita dietro a mini-umani contenenti parti del proprio DNA che possono essere simpatici, ok, ma sono poco autosufficienti e che, ultimamente, la società stessa costringe a crescere nel culto della paura, come se fossero deficienti completi. In più i piccoli umani sono vulnerabili alle malattie, spesso puzzolenti, da piccolissimi non dormono, non parlano, piangono e strepitano, insomma sono quasi sempre una fatica atroce. Ma, lo dicono tutti, "ti ripagano", "sono una gioia immensa", "sono la cosa più bella della vita". 
E infatti la popolazione  mondiale cresce così tanto che tra un po' non ci staremo più tutti. Siamo circa 8 miliardi nel mondo, nel 2023: se i bambini sono così meravigliosi, perché dovrebbe essere egoista non farne? Si lascia un po' più di spazio agli altri che già ci sono, e mi pare non se la passino tutti così bene, a spartirsi questa Terra.
 
Se si evita scientemente di dare vita a un altro individuo che possa decidere liberamente del suo destino nel migliore dei casi, che rischi di essere considerato una proprietà dei procreatori stessi nel peggiore, non si è dei mostri.

Qualcuno inizia a parlarne, tipo qui e, l'anno scorso proprio in questo periodo, qui
Non un film presente nelle multisala, non un libro campione di incassi i cui autori diventeranno ricchi.
Ma da qualche parte si deve pur partire.