LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 23 maggio 2007

Positivo?

Ebbene, capitano a tutti momenti bui.

Momenti in cui si farebbe un corso accelerato di contorsionismo, ci si chiuderebbe in una scatoletta con un buco per usare il braccio-Gadget ai fini di chiudere la scatoletta stessa a chiave e buttare la chiave nella fossa delle Marianne, per poi buttare sè stessi nella vicina discarica.

Oppure momenti di tale frenesia che non si ha nemmeno il tempo di pensare a quanto sopra, perchè si ha ogni istante vitalmente programmato e occupato.

In quei momenti, però, possono capitare delle piccole cose, che, lì per lì, sembrano inutili, ma saranno le uniche a permanere nei nostri ricordi.

E già, perchè la nostra mente, o perlomeno la mia, elabora i ricordi in modo da lasciare a galla le cose belle o piacevoli. Il che comporta che quando si pensa al passato molte cose mediocri nel presente del passato sembrano fighissime. La domanda allora è: ma erano veramente mediocri o ci siamo persi la bellezza della cosa perchè era infossata nel negativo come un acino d'uva nell'impasto in lievitazione di un plum cake?


Ieri ero al parco, in pausa pranzo, seduta a uno di quei tavoli da pic-nic che ti chiedi se li fanno apposta con la panca sufficientemente distante dal tavolo da non permetterti di appoggirti allo schienale e sufficientemente vicina da impedirti di stravaccarti a pelle di leopardo. Mentre mi ponevo il quesito su come avrei fatto a memorizzare l'intero elenco delle agenzie italiane, dietro di me due brasiliani parlavano di come mettere su i soldi per comprare una casa in Brasile. Quando, dopo circa un'ora, sapevo tutto sui lavori fratelli sorelle nascita vita dei due brasiliani e le agenzie giacevano inermi sul libro di Diritto amministrativo, potevo decidere se innervosirmi o no. C'è sempre una scelta. E comunque non sono mica riuscita a innervosirmi. Soprattutto quando il brasiliano numero uno ha inforcato la bici ed è passato davanti a due vecchietti tipici cuneesi con il cappello e la giacca abbottonata nonostante i 30 gradi. Si è fermato davanti a loro, e si è messo a conversare amabilmente. Non ce l'ho fatta, a non guardarli, a continuare a riscrivere quell'elenco infinito di agenzie. Ho alzato lo sguardo e mi è scappato un sorriso. Poi ho fissato l'erba, con l'ombra di un albero, e ho ascoltato il suono dell'estate. E mi sono sentita bene. E ho capito che quello sarebbe stato IL momento della giornata che avrei ricordato. E che tutte le agenzie e il loro elenco sarebbero scivolati via ben presto (si spera non troppo presto).

Ho pensato, cavoli, ma allora De Andrè aveva poi ben ragione. In una giornataccia così sono stata felice per un po'. E' proprio vero, che dai diamanti non nasce niente, dal letame nascono i fior.

E allora, depressi cosmici, incasinati permanenti, corridori del quotidiano, ricordate che se state passando un periodo di cacca, il concime della vostra mente servirà a mettere su un bel vivaio.


3 commenti:

  1. Non è una fortuna da poco ricordare- selezionare-immagazinare solo le vicende-situazioni-soluzioni-eventi piacevoli!!!
    beata te! io sono così negativo-elaborante che anche le cose belle le rasformo in cumuli di merdina...o ho la tendenza a a farlo
    Peccato! la mia memoriA è una discarica...
    farfallula

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  2. Meglio, meglio, pensa che roseto viene su!

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  3. mI SENTO COME LA PERIFERIA DI nAPOLI...
    CHE TEMPO FA IN gALLIA? QUI DA NOI L'ASFALTO Dà SEGNI DI CEDIMENTO...
    MI BEVO UN BICCHIERE DI VINO VA E NON CI PENSO PIù...
    fARF

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