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martedì 28 maggio 2019

Quelli che vogliono lavorare poco

Quando uno svolge un lavoro normale, quelle robe che ti prendono 40 o più ore a settimana, pensa che sia una vera merda lavorare così tanto, e passa il tempo a pianificare gli incastri di tutte le altre attività necessarie delle sue giornate.
Gli capita di pensare che, pur di fare la metà delle ore di lavoro, sarebbe disposto anche a spaccare pietre. Attività che gli farebbe credere che le 20 ore siano 200, ma perlomeno, una volta fuori, si approprierebbe della sua vita.
Il fatto è che, per appropriarsi della propria vita e permettersi di avere tantissimo tempo libero, servono dei presupposti che solo madre natura ci può dare. Bisogna essere o totalmente scemi, o illuminati quasi a livello Buddha. Tutti quelli che stanno nel mezzo, inclusi i supponenti che si credono dio, una volta ottenuto il loro tanto agognato tempo libero, che faranno? Si troveranno faccia a faccia con le loro vite, proprio come volevano. E vedranno che non ne hanno alcuna voglia.
Al che, la soluzione più rapida sarà cercarsi un bel lavoro a 40-45, anche 50 ore a settimana, possibilmente con un buon grado di stress, possibilmente con responsabilità, e se non si può avere quello, allora con tante cose da fare, tanta gente da criticare, tanti problemi inesistenti da creare per poi risolverli e sentirsi supponentemente dei.
E quando si va in pensione dopo una vita passata a lavorare come pazzi? Beh, di solito si tende a morire nel giro di un mesetto. O si prende la depressione. O si invecchia velocissimamente e poi si muore. Forse se uno è workaholic farebbe meglio a non andarci mai, in pensione. Cosa dire? Certo, la Fornero era una filantropa,non avevate mica capito.
Un tempo in cui lavoravo/studiavo sulle 80-90 ore a settimana, avevo letto in un libro, forse di Lorenzo Fisher, che, detto in parole povere, l'uomo si annoiava così ha inventato il lavoro.
"Ma che cavolo stai a dì, Fisher?" mi era subito sorto nella mente.
Ero giovane.

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