LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

martedì 22 gennaio 2019

Mondo al rovescio


Pedalo su una pista ciclabile piuttosto larga, e davanti a me si schiera una fila di tizie a piedi con due borse della spesa l'una. Sia i corpi, sia le buste sono allineati su una perfetta linea perpendicolare alla pista, e ne occupano ogni interstizio. Le donne non hanno cellulari davanti, e nemmeno sono senza occhi, neppure li hanno ma non funzionano. Non hanno bastoni bianchi, né cani guida, né occhiali neri, né sguardi persi nel vuoto, ma pupille mobili che fissano in modo apparentemente intelligente (non tanto nel senso di essere molto in gamba, ma in quello di carpire quello che le circonda). 
Mi faccio di lato, anche se non dovrei, perché so che avrei tutto il diritto di lanciarmi a tutta velocità e colpirle facendo uno strike di corpi yogurt insalate in busta pizze surgelate. 
Rallento anche.
Fisso le tizie negli occhi intelligenti. 
Le tizie fissano me. 
Avanzano oplitiche. 
Arrivano a me.
Una, quella del lato in cui mi sono accucciata fermandomi e occupando meno posto possibile, mi infila la sua borsa negli stinchi e avanza passandomi addosso. 
Senza dire una parola, lo sparviero umano mi ha oltrepassata.

Ora, vi sembra strano?
A me per nulla. 
Ormai. 

Infatti, l'altro giorno, mentre pedalavo, una in macchina si è fermata allo stop della strada laterale che si immetteva su quella in cui io pedalavo.
Stupitissima, l'ho ringraziata. 
Non succede praticamente mai. 

Lunedì ero in piscina, in una corsia zeppa di gente con il salvagente, con le pinne, che nuotava a dorso in mezzo alla corsia saettando unghie affilate contro le pelli dei vicini sia della corsia di destra sia di quella di sinistra. 

Ora, vi sembra strano?
A me per nulla. 
Ormai. 

Ad un certo punto, una signora, anche lei immersa in quel tripudio di corpi che manco una seduta di lotta greco romana, mi ha fatto cenno di passare. Poi, ogni volta che notava che andavo più veloce di lei, arrivava a fondo vasca e si fermava per farmi passare.

Ora, vi sembra normale?
A me per nulla.
Ormai.

Infatti, negli spogliatoi, l'ho cercata appositamente per ringraziarla. 

In un mese, 
si perde meno tempo a ringraziare 2 persone, 
piuttosto che facendo osservazioni ad altre 4757875683.  

E' questione di economia. 

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