domenica 12 novembre 2017
Ricordi su misura
Quello che ricordiamo delle nostre esistenze non sono le nostre vite oggettive, con tutti i fatti in ordine e tutti i possibili punti di vista.
Ricordiamo quello che la nostra soggettività ha ritenuto rilevante, importante, fastidioso.
Tutto il resto viene rimosso, o rimodulato in modo strumentale a creare un ricordo che assecondi le nostre convinzioni.
Insomma, ci ricordiamo sol quello che vogliamo e come lo vogliamo inconsciamente.
E gli altri che hanno vissuto momenti insieme a noi idem.
Il che significa che ognuno, in buona fede, ha memoria e sensazioni legate ai ricordi personalizzati e non aderenti ad una realtà che cessa di esistere dal momento in cui nessuno la conosce.
Ognuno è dio e artefice del proprio microcosmo.
Se esistesse un dio macrocosmico, sarebbe quello che sa cosa è veramente successo dappertutto.
Ma un dio così non c'è, e se c'è non si sa dove sia.
Ci siamo solo tutti noi, ognuno con un mondo diverso in testa, ognuno che cerca di arrabattarsi a convincere sé stesso e gli altri che il suo mondo è quello reale.
E lo è.
Ma solo per lui.
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Certo. Post incomprensibile per chiunque riempia di selphie con la propria faccia ovunque sia ogni giorno.marta
RispondiEliminaIn effetti, ora che lo rileggo, ma che cavolo ho scritto?!?!
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