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sabato 8 ottobre 2022

Elezioni e portici

Ma cos’è la destra? Cos’è la sinistra? Se lo chiedeva Gaber nella sua canzone “Destra-sinistra”.
I cuneesi sanno benissimo cosa siano: i lati dei portici, divisi dal baratro di corso Nizza e della diversa considerazione che hanno nei confronti dei due versanti. Arrivando da sud, il viandante forestiero si trova davanti alte arcate ariose, popolatissime a sinistra e spopolate a destra. Insomma, Cuneo ha scelto, e ha scelto a sinistra. Il lato sinistro è zeppo di bar, dehors e persone. Il lato destro, invece, è frequentato solo da rari corridori serali quando piove e da chi ha fretta di spostarsi. Sarà perché ci sono meno attività “pop” e una larga fetta è occupata dagli uffici della Provincia e dalla ex Banca d’Italia.
Insomma, i cuneesi sono bastian cuntrari: anche adesso che l’Italia ha votato il centro-destra, i suoi abitanti si ostinano a fare le vasche di sinistra. La Provincia, invece, presieduta da Luca Robaldo, di centro-sinistra, è sotto i portici di destra.
Con il progredire della passeggiata sotto i portici, dopo piazza Galimberti, la voragine viene appianata e lastricata con un bel pavé da isola pedonale, le differenze tra i due lati si smorzano, le altezze si abbassano e alla fine del cammino, quasi in piazza Torino, ci si sente tutti uguali, frequentatori dei portici di destra e di sinistra, o addirittura peripatetici tra un versante e l’altro.
Ci si chiede se la metafora dei portici sarà calzante con la politica italiana fino alla punta del cuneo.

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