Quando si è in convivenza con qualcuno, che si tratti di coinquilini, coppie, famiglie, si è confrontati, con intensità crescente in ordine di progressione del suddetto elenco, alla necessità di incastrare in modo armonioso le proprie prestazione casalinghe, preservando la serenità dei presenti.
Ognuno è bravo o meno infastidito nel fare qualcosa, ma al tempo stesso è importante che tutti sappiano fare più o meno tutto, nel caso in cui venga meno la prestazione d'opera di altri componenti.
Si possono seguire varie strategie, tipo i turni settimanali, la collaborazione, i giorni prestabiliti, e altre aventi come limite solo la fantasia umana.
A me piace la teoria della resistenza differenziata al potere centripeto del caos.
Tu ordini, e la casa torna in disordine.
Tu butti la pattumiera, e la pattumiera si riempie di nuovo.
Tu togli la polvere, e la polvere ritorna.
Tu cambi le lenzuola sporche, e loro si risporcano.
C'è gente per cui i suddetti passaggi sono velocissimi, altra per cui sono medi e altra ancora per cui si tratta di cicli paragonabili alle ere geologiche.
Mentre per i primi le lenzuola sono da cambiare ogni giorno, per i secondo magari si cambiano una volta al mese. I terzi, dopo un anno, quando vedono la loro sagoma stile sindone, iniziano a chiedersi se sia necessario pensare a un cambio lenzuola. Dopo sei mesi vanno a comprare il detersivo. Magari dopo due cambiano effettivamente le lenzuola.
E' molto chiaro a tutti, quindi, che una convivenza vincente necessita di una compilation di resistenze al potere centripeto del caos molto ben accessoriate. In questo modo, colui che ha meno resistenza in un ambito provvederà a quello, mentre quello che ha meno resistenza in un altro ambito si occuperà di quell'altro.
Il caso a me molto caro in cui uno ha resistenza bassissima a tutto e altri altissima a ogni cosa potrebbe creare una vaga frustrazione nel primo componente, anche se per tutti gli altri si tratta della situazione perfetta.
Ma pure in questa casistica, è rapido cambiare il carico di incombenze.
Basta che il primo componente coltivi l'arte dell'attesa.
E ringrazi con enorme riconoscenza tutti gli altri per questa importantissima lezione spirituale.
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