La differenza tra quello che si può fare e quello che si vuole fare conta.
Uno può voler fare tantissimo e poter fare poco o niente, e si tratta di quello che i più credono si realizzi.
Non è proprio così.
Per iniziare, c'è quello che si può fare a livello esogeno e endogeno.
Ci sono i limiti posti dal contesto, che sono a loro volta molto soggettivi, perché alcuni sono schiacciati dal contesto, mentre altri lo usano come rampa di lancio, infatti c'è chi dice che il contesto sia più forte del concetto e chi tutto il contrario.
Ci sono poi i limiti endogeni al poter fare: cioè il fatto che uno, certe cose, proprio non sia in grado di farle. Che siano limiti psicologici o reali, sono pur sempre limiti.
Ma ci sono persone che non hanno molti limiti endogeni. Possono fare un sacco di cose. Sono bravi, magari in modo multipotenziale.
E beh, allora quelli sono fortunati.
Ma no, perché poter fare non sempre coincide con il voler fare. E può essere una bella fregatura. Se uno può fare delle cose, di cui magari non gli frega niente, e non pone attenzione a quello che vuole fare, rischia di lasciarsi sbatacchiare come una banderuola dalle aspettative degli altri o dal caso. Rischia di usare le sue energie per fare cose che non vuole fare. E, attenzione, arriva a riuscire a farle bene o anche benissimo.
Almeno, uno che non può, non fa. Quello che può fa, a volte in direzioni completamente assurde per le sue aspirazioni. E si disperde nel potere senza volere.
E allora, gente, vi auguro di fare tutto quello che potete e volete fare.
Cosa? Non sapete cosa volete?
Ah, invece voi lo sapete? Tranquilli, anche se credete di saperlo, non è detto che saperlo faccia parte delle cose che potete ottenere.
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