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lunedì 20 aprile 2020

D. P. I.

Da un po' di giorni si parla talmente di fase 2 che mi sta venendo nostalgia della fase 1 prima che finisca, o/e che, quasi quasi, mi mantengo per i fatti miei nella fase 1 pur di non dover uscire con i famigerati D. P. I.: i Dispositivi di Protezione Individuale.

PARE che, in sta fase, possa probabilmente essere obbligatorio indossare mascherina (qualsiasi,anche un foulard) e i guanti.

Ora, le mascherine (tutte, anche i foulard o i manicotti di microfibra o pile) ti rendono difficoltoso respirare ma quasi tutte non hanno i filtri per il virus. Ergo, ho una cosa fastidiosa sul viso che mi fa venire voglia di toccarla, crea un insalubre ambiente caldo e umido tipo foresta tropicale sulla mia faccia e non resisterò di sicuro tutto il tempo che devo stare fuori senza toglierla. Ma anche se lo facessi, non ha comunque i filtri. Se uno mi tossisce addosso, il virus passa attraverso. Poi sta lì a fare l'hammam sui miei naso e bocca.
Se ho i filtri giusti per il virus, senza valvole a diffondere miei eventuali germi presso tutti quelli intorno, rimarrebbe il problema dell'utilizzo sbagliato crescente al crescere del tempo che devo passare in giro.
Senza contare che i filtri per i pollini non sono quelli per il virus, e, a meno che non decida di spendere tutto il mio (forse) residuo stipendio in mascherine super fighe con tutti i filtri del mondo, da allergica, starnutirò e avrò attacchi d'asma all'interno della mascherina, trasformandola in foresta pluviale amazzonica.

Guanti: li metto e se li tengo tutto il tempo mi sento sicura. E quindi mi gratto e sposto la mascherina con i guanti. Con cui tocco tutto. Cosa cambia rispetto alle mani? Che le mani le posso lavare con acqua e sapone o sciacquare più agevolmente con la soluzione alcolica. Con i guanti, se non sono fissata, non lo faccio. Se sono fissata comunque è un casino farlo. E in più si bucano.

Una delle poche uscite di casa con interazioni umane l'ho fatta in panetteria, durante una capatina nel mondo di circa 5 minuti. La panettiera indossava una mascherina con valvola: il che equivaleva a dire senza parole: "Se ho il ffp2 io sono protetta ma tu no. Se non ce l'ho, nessuna di noi è protetta da nulla. Tu, in ogni caso, non lo sei".
Lodo mentalmente l'assenza di guanti. Ma tocca tutto il pane al cliente di prima per scegliere la croccantezza giusta. Prende i soldi da lui, li conta, li scambia. Poi ricomincia con me. Molto utile a noi acquirenti. Ma anche a lei, perché mentre ravanava nel pane, nei sacchetti e nei soldi per tutta la mattinata dubito che non si sia mai grattata un occhio, o spostata la mascherina.

A questo punto, se usciremo fiduciosi in questi D. P. I. obbligatori, dovremo solo sperare che il virus si sia stufato di starsene in giro in mezzo a noi almeno quanto ci siamo stufati noi di avere lui intorno. Anzi, forse di più, perché tutto sommato c'è chi non sta nemmeno malaccio.

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