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lunedì 6 marzo 2017

Cocciuto come un...piccione

piccione esule e cupido

C'era una persona che conoscevo, che tra l'altro ricopriva un ruolo di tutto rispetto e molto pio nella società, che ad un certo punto ha comprato un fucile e si è messa ad andare al poligono di tiro per imparare a prendere bene la mira. Dopodiché si piazzava nell'estroflessione più elevata del suo luogo di lavoro, che nella fattispecie era una specie di torre che si ergeva in cima alla struttura, e si metteva a sparare ai piccioni, con echeggiamenti sui muri delle case di tutti gli abitanti della cittadina, che uscivano sdegnati sui balconi e storcevano il naso dalle finestre. 
Nella comunità, infatti, quest'abitudine di sparare ai piccioni dall'estroflessione erta in cielo era vista come qualcosa di un po' troppo estroso, ai limiti della decenza, e devo rammaricarmi di esser a suo tempo stata d'accordo con la maggioranza delle persone. Oggi, infatti, mi rammarico, perché ho capito che i piccioni sono da sterminare senza pietà, e che perfino una persona pia ha da perder la piità dinanzi a cotanta cocciutaggine.

Lo stormo di piccioni, infatti, elegge una determinata zona a suo luogo di ricreazione (poniamo ad esempio il balcone di qualche sventurato); per loro ricrearsi è inteso in senso assai letterale, e consiste nel cagarsi quasi completamente per poi ricomporsi con altro becchime ingurgitato da quello che le care vecchine spargono amorosamente sui balconi altrui. Una volta che la zona è stata decretata, non c'è nulla che regga: ultrasuoni, peperoncino, naftalina, conegrina, saltare in mezzo a loro gridando "andate via maledettissimi infestatori di balconi altrui" sventolando le braccia in modo disordinato, e a volte non reggono nemmeno le punte antipiccione. I maledetti le vedono e si avvicinano sbattendo le ali a più non posso per staccarle. Se non funziona questo sistema perché è stata usata colla Nontimolla, strappano le punte con il becco. Se hanno il becco troppo smussato, vanno ad appoggiarsi in tutti i luoghi in cui non ci sono punte. Non viene nemmeno in mente loro di eleggere un altro luogo; anche se ce ne fossero mille più accoglienti nei dintorni, continueranno ad anelare il balcone, diventato una sorta di Alcatraz, con sguardo cupido. Nessun essere umano può costellare ogni cm quadrato del suo balcone con punte, anche perché poi non potrebbe più camminarci se non scalzo con fachiriche abilità. Già rischia di cavarsi un occhio dalle orbite inciampando in direzione del corrimano puntuto.

E' chiaro come, una volta provato ogni accorgimento umano, l'unica soluzione sia la sparatoria. 

Si rischia di centrare un vicino, già, ma se si mira bene questo non può essere che beccare due piccioni con una fava. 

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