mercoledì 21 maggio 2014
Quant'è grande il mondo?
Quando uno nasce in un piccolo paesino e conosce solo quello, per lui il paesino è il mondo, e se il paesino gli piace il mondo gli piace.
Più cresce, più, grazie alla tv, alla radio, alle altre persone, a internet, scopre che il paesino non è il mondo, e che il mondo è una roba grandissima e il paesino un lapillo a caso sputato da un qualche dio sul pianeta.
La cosa sembrerebbe essere positiva, perchè, quando uno espande i propri orizzonti, sembra un figo.
Ovviamente, più ci si espande, più si conosce.
Più si conosce, meno tutto quello che si conosce sarà positivo.
Dato che l'uomo non ha il dono dell'ubiquità, più si sposterà da un posto all'altro, meno potrà approfittare del bello dei posti lasciati, e più brutto dei posti nuovi incontrerà.
Con ciò, non s'intende che in ogni posto ci sia solo brutto o solo bello. I posti hanno tutti un po' di bello e un po' di brutto.
In questo modo proverà continua nostalgia del bello lasciato e avrà crescente consapevolezza del brutto incontrato. Farà una collezione di brutti e di belli, di cui solo l'ultimo brutto e l'ultimo bello saranno vissuti nel presente, e tutti gli altri ricordati con nostalgia o disagio.
Avrà grande esperienza, dopo tantissimi spostamenti.
Il mondo sarà sempre più grande per lui.
Quello che da piccolo gli sembrava grande, ora che lui è grande gli sembrerà piccolo.
Quello che prima gli sembrava incredibile, ora gli sembrerà normale.
Quello che prima gli sembrava normale, ora gli sembrerà insignificante.
Meglio prima o dopo?
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento