LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

venerdì 23 maggio 2014

Persone a metà


C'è un tizio che fa roller su una stradina in riva a un fiume con delle amiche.
Passa davanti a giganteschi riflettori, li vede, li guarda, li fissa e poi, con occhio da cernia, chiede: "Ma a che serviranno mai questi riflettori?". Non ha la più pallida idea della risposta, ma è un tipo curioso e osservatore. Ci pensa, ma niente. Continua a chiederselo e a chiederlo alle amiche che, a loro volta, non hanno risposte.
Passa un signore correndo e sente il pattinatore porre questa domanda. Tra sè e sè pensa: "Che rintronato, sto tizio. E' evidente che i riflettori sono lì per illuminare di notte il ponte che c'è sulle nostre teste!". Però è la prima volta che nota i riflettori, nonostante passi di lì da un sacco di tempo.

Cosa si può dedurre da ciò?
Che una persona curiosa che si sa porre delle domande ma poi non sa trovare le risposte è inutile almeno quanto una persona non curiosa che sa trovare le risposte a domande altrui.
O le due persone lavorano insieme, oppure non ne fanno una che sa porsi domande mossa dalla curiosità e sa darsi anche le risposte.

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