Dato che è primavera, e che gli uccelletti cinguettano, e che, come dice anche Leopardi, in qualche modo, gli uccelli partecipano del privilegio che ha l'uomo di ridere: il quale non hanno gli altri animali, direi che sia giunta l'ora di scharirsi le voce e farla sentire.
Onde arrivare ad un suono argentino come quello degli uccelletti che vi infestano i davanzali di cacche bianconere (con gran diletto degli Juventini), vi propongo due efficientissimi scioglilingua piemontesi, da ripetere tutti i giorni all'alba, 10 volte l'uno, prima di alzarvi.
SCIOGLILINGUA 1:
CHI L'E' CHIEL LA' CH'A L'E' CALA' GIU' 'D LA CALA' CUN LA CALOTA RUSA 'N TESTA?
SCIOGLILUNGUA 2:
TI CHE TACHES I TAC, TACME I TAC. TACHE' I TAC A TI CHE TACHES I TAC? TACTE TI' I TO' TAC!
Ricchi premi (psicologici) a chi tradurrà in italiano le chicche succitate.
provo col numero due ma non sono sicura :)
RispondiEliminatu che attacchi i tacchi, attaccami i tacchi. attaccare i tacchi a te che attacchi i tacchi? attaccati tu i tuoi tacchi
che si vince???
sun
Brava!Se avessi postato questo commento il 27 marzo avresti vinto un viaggio a New York di 3 settimane tutto spesato, ma, essendo scaduto il termine, ti ringrazio ugualmente di aver tradotto (esattamente!) il secondo scioglilingua, ma ti dovrai accontentare della mia imperitura gratitudine e lettura del tuo blog. Del resto, un presunta piemontese che si chiama SunOfYork non credo abbia bisogno del viaggio a New York :D
RispondiEliminaIL PRIMO SCIOGLILINGUA E':
RispondiElimina"Chi è quello là che è sceso giù da quella casa là con il berretto rosso in testa?"
E bravo/a!
RispondiEliminaEntrambi gli arcani sono stati risolti in poco meno di due anni!
Anzi, rettifico, non è quella casa là, ma quella discesa, anche se ora mi sorge un atroce dubbio...forse era CA LA' e non CALA'...non sono una piemontesologa doc...
RispondiElimina