LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

domenica 9 febbraio 2020

Dio casuale


Quando uno vive, gli succedono cose belle, brutte e neutre.

Quando è il momento di quelle neutre, non pensa a nulla di quello che l'ha condotto a tale neutralità. Quando invece si tratta di quelle brutte, ecco che inizia una trafila di "ah, se non avessi fatto quello", "ah, se avessi fatto quell'altro", "tutto si accanisce contro di me", "sono uno sfigato cosmico".
Nel caso in cui i vari bivi della vita lo portino ad ottenere un successo, parte commentando tra sé e sé "Mizzega che bravo che sono", "Certo che a girare di là ho avuto un'idea geniale", molto più raramente "che fortuna che ho avuto".

La realtà è che tutto quello che capita è abbastanza casuale. Chi ti ha detto che girare da lì piuttosto che da là ti avrebbe portato ad avere un incidente che sicuramente girando di là non avresti mai avuto? E chi ti dice che, girando da là e non avendo quell'incidente, in cui magari non ti sei fatto male, non ne avresti avuto uno peggiore?
Se uno inizia a porsi simili domande, inevitabilmente una parte ancestrale del suo cervello inizia a pensare a un dio malvagio che ce l'ha con lui se è pessimista, a un angelo custode che lo salva da
incidenti peggiori se è una persona gioviale.

Invece, nel neutro, nessuno trova mai coincidenze, fatti significativi, bivi importanti. In realtà anche in quel caso, se si fosse scelto altro, magari sarebbe successo qualcosa di bellissimo o bruttissimo anziché neutro. O magari qualcosa di neutro diverso, a cui non si sarebbe fatto caso ugualmente.

Insomma, la lucidità porterebbe a chiamare quello che gli uomini chiamano dio, angeli, destino, semplicemente casualità.

Solo che l'uomo non è portato per la casualità.

E così si inventa altro.

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