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domenica 15 dicembre 2019

Gli aggettivi contano

Sulla scia dell'ebbrezza per "L'Automa" di Moravia, ho voluto leggere il suo capolavoro, "Gli indifferenti".

Sicuramente un romanzo non è come una raccolta di racconti brevi, lo spiegava efficacemente Ammaniti.

Certo, se dovessi parlare con uno psicologo ammanitifilo del fatto che la raccolta di racconti brevi mi abbia esaltata e il romanzo meno, potrebbe trarre affrettate conclusioni, ma per fortuna con gli psicologi si parla dei fatti propri che premono, e se i fatti propri che premono fossero solo letture di libri, vorrebbe dire che o si è meganerd o si è raggiunta la pace dei sensi. In entrambi i casi non sono sicura che ci si rivolgerebbe a uno psicologo.

Tornando a "Gli indifferenti", sorvolando su quello di cui parla, ché tanto ve lo trovate ovunque in internet e sui dorsi del libro facilmente reperibile nelle librerie dei vostri avi, mi concentrerei sull'effetto che hanno fatto a me gli aggettivi.

Mi sembrava che l'aggettivo "indifferente" ricorresse di continuo, che per tutta la lettura mi echeggiasse dentro il suo suono, che quando ancora non mi si fosse spento il finale dell'indifferente prima, già vi si accendesse quello dell'indifferente successivo.

E così sono andata a contare quante volte l'aggettivo "indifferente" comparisse nell'intero libro.
31 volte, titolo compreso.
Considerate le 211 pagine,tolto il titolo, circa una volta ogni sette pagine. Nemmeno tanto.

C'è da dire che evidentemente Moravia aveva raggiunto lo scopo di infastidire il lettore con l'indifferenza dei personaggi e ci sia ben arrivato, anche con la distribuzione delle parole.

In ogni caso, il conteggio degli aggettivi può essere un buon modo di approcciarsi a un libro. Lo si ottiene in pdf prima di leggerlo e si iniziano a contare gli aggettivi.

Ad esempio ne "Gli indifferenti" si possono contare:

  • 0 volte l'aggettivo "bello"
  • 2 volte l'aggettivo "energico"
  • 21 volte l'aggettivo "felice"
  • 41 volte l'aggettivo "stanco"
  • 53 volte l'aggettivo "triste"
Uno, già dal conteggio, inizia a farsi un'idea di cosa lo aspetti. 

Anzi, credo che le case editrici potrebbero, oltre all'indice, creare una pagina con la classifica delle parole più usate in un libro. 

Da leggere al posto della quarta di copertina. 

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