LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

sabato 27 ottobre 2018

Andate in pace e prendetevi bene


Un tempo qualcuno mi parlò di gente presabene.

Lì per lì, non diedi molto peso alla questione, ma questo qualcuno continuava a dire che io gli sembravo presabene, poi disse che si era sbagliato e invece facevo parte dei presimale.

Ma che vuol dire essere presibene o presimale?

Cos'è, quello che uno psicologo psicoterapeuta psicoaltraroba direbbe quello che ci forma nei primi tot anni di vita, con tot che va da tre a dieci circa?
Del tipo che si nasce presibene o presimale, in più ci si mettono i condizionamenti di ciò che ci circonda, a partire da chi ci ha generati, a formare in gran parte la nostra presobenignità (o presobenessere o presobontà o presobenità, fate un po' voi, van bene tutte) o presomalignità (o presomalessere, o presomalizia, o presomalità, fate un po' voi, van bene - o male? - tutte).

Intanto bisognerebbe capire quali dei due caratteri sia geneticamente dominante e quale recessivo. A giudicare da un'ampia osservazione d me stessa e degli altri, direi che domini la presomalità. Indi, parrebbe utile avere due geni presobene e zero preso male per essere dei presibene assoluti. Poi, per fortuna, parrebbe che sia un po' un gene come quello del colore della pelle, ché un figlio di un nero nerissimo e di una bianca virginale (si fa per dire) può virare a tutta la gamma di sfumature tra l'uno e l'altra.

In ogni caso, che di presobenitudine o presomalitudine si tratti, è come girare con una specie di vortice o aura intorno. Prima arriva il modo in cui si è presi, poi noi. Dato che anche gli altri hanno il loro modo di essere presi, ogni volta che si incontra incrocia affianca gente è un po' come essere in quei giochi da lunapark in cui si sta dentro una palla gonfiata e si cerca di avanzare. Si va a rimbalzare contro gli altri e ci si influenza. Figurarsi se si è in gruppo.
In più, rispetto al lunapark, queste bolle, oltre a essere di due tipi, sono permeabili, reciprocamente penetrabili, e attratte in base alla tipologia.
Quindi è un po' come se avessero una loro inerzia: una volta che si è partiti presimale o presibene, ci si ritrova facilmente a condividere sensazioni o anche solo voglia di stare con persone della stessa tipologia. Se poi, casualmente, ci si ritrova davanti individui di tipologia diversa, allora ci sarà un'influenza reciproca. Considerato che la presomalità sia probabilmente il gene più forte, si capisce come sia facile farsi influenzare e influenzare più in questo senso, a meno che non si sia davvero fortemente e definitivamente presibene.
Ad esempio, in un gruppo, possono esserci persone che non ci piacciono per qualche recondito o evidente motivo, consapevole o meno. Contate che se siamo presimale, ci piaceranno tendenzialmente persone presemale e viceversa, i presibene si attraggono. Un presomale può facilissimamente trovare allucinante la persona più presabene del mondo. Comunque, capita che, soprattutto se siamo nell'ampia categoria dei presimale, ci prendiamo male nei confronti di chi non ci garba. Di rimando, è probabile che anche loro, magari non presibene assoluti, si prendano male nei nostri, non tanto perché l'abbiano deciso, quanto perché sono appena stati sonoramente schiaffeggiati dalla vorticosa rotazione del nostro globo di presomalitudine. Nasce spesso una serie di meccanismi parecchio presimale: si inizia a dire che l'altro ce l'ha con noi, si inizia a esercitare la presomalizia, trovando alleati presimale e alimentando la presomalità in modo esponenziale.
Basti pensare alla differenza tra porsi davanti a una persona dicendosi che sta facendo la cosa che ritiene migliore tra tutte quelle possibili e invece farlo convinti che ce l'abbia con noi.
Cambia un casino.
Nel primo caso si può cercare un incontro presobene, lasciando perlomeno rallentare, prima di fermarla, la ruota della presomalità, tanto per non tranciarsi cinqueo dieci dita nel tentativo di bloccarla di colpo. Nel secondo, non si fa che alimentare la presomalità.

Cosa dite?
C'è qualcuno che non fa la cosa che ritiene migliore per lui tra tutte le possibilità?
Allora è un pazzo.
Anche Mussolini ha fatto le cose migliori per lui tra tutte le possibilità.
Ed era pure in buona parte presobene.
Poi è impazzito.

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