Sono razzista.
Vorrei non esserlo, ma lo sono.
Quando vedo qualcuno di razza diversa, non lo cago. Che comportamento di evitamento razzista.
Quando vedo qualcuno di razza diversa, vado a parlargli, gli chiedo delle sue origini. Che comportamento di interessamento tipicamente razzista: a uno della mia razza mica chiederei delle sue origini, magari manco andrei a parlargli, perché se no passerei la vita a parlare a tutti. Parlerei con quelli non della mia razza per razzismo, con quelli della mia razza per ostentare carenza di razzismo e trattamento equo, comportamento tipico di chi è razzista.
Quando vedo qualcuno di razza diversa, gli dico che mi piacerebbe assaggiare i suoi piatti. Che comportamento di integrazione couscous tipica di chi, della vera integrazione, non sa un tubo, ed è quindi razzista.
Quando esco con qualcuno di razza diversa, lo faccio per ostentare che non sono razzista. Quindi sono razzista.
Quando esco con qualcuno della mia razza, ho scartato quelli di razza diversa. Quindi sono razzista.
Quando mi chiedo se sono razzista, sono razzista.
Quando concepisco l'esistenza delle razze, sono razzista.
Quando l'uomo si annoia
inventa
passatempi
con gravi conseguenze
tipo
le razze
il lavoro
le religioni
...
Molto brutto il problema del razzismo. Però forse già ammettere a se stessi di esserlo può essere un passo avanti per provare a risolverlo.
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