LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 29 marzo 2017

Lutto


Quando uno subisce una perdita, ha un lutto.
Non importa che perdita sia, l'importante per determinarne l'entità è quello che si prova.
Se è proprio una perdita per te importante, sentirai di aver perso un pezzo di te.
Questo pezzo mancante viene sostituito da un vuoto sotto pressione, pulsante, un vuoto inriempibile, une specie di cisti di nulla piazzata nei tuoi tessuti.
Ciò che hai perso non c'è più, ma non è rimpiazzabile da nulla. E infatti, è proprio il nulla che si installa, un nulla pulsane, un nulla che nei suoi
rigonfiamenti rimbalza via quello che c'era, non solo ciò che è sparito.
O prima c'erano persone intorno? Il nulla sgomita contro di loro: più
ti avvicini, più tuo nulla le rimbalza via lontano. La persona
media, davanti al bolo di vuoto, scappa
a gambe levate ancora prima che ci sia il rimbalzo.
La persona media vuole solo cose facili intorno.

E così, di colpo, non solo non c'è più quello che avevi perso, ma non c'è più nessuno.

La città in cui vivevi era amichevole? Adesso ti collassa minacciosa addosso, e non ti schiaccia solo perché le macerie rimbalzano sulla tua palla di vuoto.

Il tuo stesso corpo si paralizza, perché lapilli cistosi di nulla ti si incastrano tra i tessuti nei punti più strategici: articolazioni, tendini, insomma, là dove sono più paralizzanti.

Come fare?
Aspettare, prima o poi le cisti si assorbono.
E se non si assorbono?
Ci si convive.

2 commenti:

  1. Cavolo, è vero! Solo che a me il nulla è stato sostituito dalla ciccia tra i tessuti. Cosa ancora peggiore.

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  2. La ciccia come vuoto non vale! E' troppo piena!

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