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lunedì 28 settembre 2015

Lavori tremendi


Un angelo custode è uno che fa un lavoro pazzesco, un po' come un insegnante di sostegno.
Se come insegnante sostieni un alunno con difficoltà, devi sapere tutte le materie in cui ha problemi, ossia, nella stramaggioranza dei casi, tutte. Quasi sempre (non sempre) hai una laurea, ma da qui ad essere un tuttologo passa molta acqua sotto i ponti. E così ti trovi ad annaspare, in qualche caso.

L'angelo custode è peggio. Non si tratta solo di materie, ma di tutto quello che si può fare nella vita. L'angelo custode deve custodire il suo assistito in ogni momento. Va a passeggio? Passeggia con lui e controlla che non capiti nulla. Se per caso inciampa, lo sostiene in modo che non prenda una facciata al suolo. Se vede che gli sta cadendo un vaso in testa, lo spinge un po', in modo che non gli arrivi proprio sul cranio. Già per il vaso, ma anche per l'inciampo, serve una certa prontezza di riflessi. E si sta solo passeggiando.
I problemi nascono quando uno, invece di passeggiare, si va ad arrampicare in cima a un monte ventoso impervissimo. L'angelo custode deve saper arrampicare, e, mentre arrampica, deve controllare che non accada nulla all'assistito. Se l'assistito mette un piede in fallo e precipita, l'angelo deve allungare un braccio e sostenerlo, riuscendo a rimanere lui stesso appiccicato alla roccia.
Alla fin fine è un po' come nelle assicurazioni: più si vive pericolosamente, più servirebbe pagare un premio alto. Ma in campo di angeli custodi non c'è premio.
Bisogna sperare di averne uno tuttofare, che si sbatta e impari in fretta, e nel frattempo si deve cercare, da soli, di non ammazzarsi.
Ferie per l'angelo custode? Nessuna.
Se si mette in mutua può capitare che l'assistito si ammazzi scivolando in casa.
Se l'angelo custode non è uno che si dà da fare, è quasi sicuro che andando a fare sport pericolosissimi ci si ammazzi.
Alla fin fine, tra fare l'angelo custode e l'insegnante di sostegno, mi posso ritenere fortunata a fare il secondo lavoro.

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