LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 9 aprile 2015

Ristorante "Clinica leggera"



"Che strano nome questo ristorante" ho pensato quando ci sono passata davanti.
Ma a chi può essere venuto in mente di chiamare così un ristorante?
Ho iniziato a rimuginare sulla scaturigine del nome e sulla sua attrattività.
Ok, ci sono le locande leggere, quelle allegate ai negozi leggeri, che vanno tanto di moda. Sicuramente hanno voluto seguire l'onda. Ormai le persone di una certa classe, i radical chic, sono tutti perennemente parcheggiati in posti "leggeri". Prendono 3 grammi di quinoa dei campi coltivati da contadini italiani arando con le unghie in Guinea Bissau, 5 microgranuli di dentrifricio bio fatto a mano con la macina ligure di Triora, 9 millilitri di latte di asina biologica delle alture papuasiche nuove guineane.
Poi vanno al ristorante a mangiare cibo vegan-vegetarian-bio-just in time-ayurvedico.
Sì, effettivamente la parola "leggera" dentro il nome del ristorante ci sta.
Il che poi si attacca anche all'altro termine utilizzato: clinica. Il termine è un po' delicato, perché potrebbe far pensare a qualcosa di medico e far storcere il naso ai radical chic ipocondriaci, ma in seconda analisi può far pensare all'altra accezione di leggerezza: non senza peso da trasportare esternamente al proprio corpo, ma senza peso-ciccia interno allo stesso. Chi mangia alla clinica leggera diventa leggero pure lui, cioè magro e in forma, il che è perfettamente il linea con il cliente radical-chic-vegan-vegetarian-bio e chi più ne ha più ne metta. Non si può non pensare a idilliache situazioni di italica memoria che faranno sicuramente affluire al ristorante "Clinica leggera" a frotte.

Tutta soddisfatta, faccio una sosta per leggere che menù propone.
Affisso vicino alla porta leggo: "Menù del ristorante Cinciallegra".

Nessun commento:

Posta un commento