C'era uno speleologo che spiegava che quando sei in grotta non è come quando sei fuori dalla grotta.
Quando sei in grotta, non è che ti fai male e arriva un elicottero a prenderti.
Non esiste elicottero che possa venire a recuperarti.
Non esiste un elicottero che mette su le trivelle al posto delle eliche, tipo ispettore Gadget, e sventra la montagna per salvarti la vita.
Quando sei in grotta e ti fai male sono problemi grandi.
Stai lì, e, non essendoci forme di vita, è un casino tirarti fuori.
Ci vuole tempo.
Se ti fai male veramente, del tipo che ti escono fiotti di sangue, muori lì e manco ci sono i vermetti che ti mangiano, dato che, raccontava lo speleologo, nelle grotte non c'è praticamente forma di vita, solo ogni tanto qualche pipistrellino batuffoloso tanto carino.
Insomma, lo speleologo spiegava che c'è poco da fare.
Se vai in grotta, non devi assolutamente farti male.
Non devi assolutamente fare errori.
Se fai un errore, sei morto.
Punto.
Decidere di addentrarsi in una storia è un po' come andare a fare speleologia.
Con una differenza.
Se uno dei due fa un errore, non è morto lui.
E' morta la coppia.
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Bellissima metafora ... Però c'è una differenza sostanziale... Lo speologo ha a che fare con una realtà oggettiva difficilmente manipolabile... In amore la realtà è il frutto delle personali manipolazioni sia che siano a livello conscio o inconscio ...
RispondiEliminaNon solo personali...
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