martedì 15 aprile 2014
Gusti gelattici
Uno è sempre lì che cerca, nei gelati, la qualità suprema, l'assenza di grassi vegetali, mono e digliceridi degli acidi grassi, la presenza di ingredienti sani e genuini, naturali.
Uno è sempre lì che cerca, nei gelati, la buona esecuzione. Il gelato migliore è quello al pozzetto, che richiedere una totale freschezza, una costante rimescolata, un cambio dei posti dei pozzetti, insomma tutt'un'arte continua che permetta al gelato di essere ottimo.
Uno, essendo sempre lì a cercare, alla fine trova.
Trova il gelato naturale.
Trova il gelato senza additivi malsani.
Trova il gelato fatto a regola d'arte al pozzetto.
E quando ha trovato uno cosa fa?
Primo, usufruisce.
Secondo, consiglia.
Il fatto è che uno crede che tutti siano come lui. Invece c'è lui e ci sono gli altri, tutti diversi, alcuni simili a lui, altri dissimilissimi.
E così, portando un'intera scolaresca a prendere il gelato naturale, senza additivi malsani, fatto a regola d'arte al pozzetto, con pochi gusti continuamente rinnovati e anche innovativi, cosa si sente domandare?
1) PROF, IO VOGLIO TANTISSIMI GUSTI COLORATISSIMI.
2) PROF, QUESTI NASCONDONO I GELATI. IO DICO CHE E' CATTIVO SEGNO, CHE SONO CATTIVI. VOGLIO ANDARE DOVE SI VEDONO.
E' lì che uno getta la spugna e capisce che se vorrà smettere di fare il precario e vorrà aprire una gelateria, sarà il caso di munirsi di bustine, preparati e di un largo frigo pieno di vaschette non al pozzetto. Tanto per non ritrovarsi povero in canna a lavorare tantissimo per servire pochi, sfigati prof precari sempre alla ricerca di qualcosa che interessa solo a loro.
Iscriviti a:
Commenti sul post (Atom)
Nessun commento:
Posta un commento