LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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venerdì 17 gennaio 2014

Avere i rulli sugli occhi


Quando vai al ristorante cinogiapponese con rullo, c'è un tappetino scorrevole (detto per l'appunto rullo) che conduce a spasso per il locale piattini con vario contenuto, coperti per mantenere il calore da coperchietti trasparenti in plastica.
Uno volta i colori del piatti indicavano il prezzo di quel che si mangiava. Ora, con la crisi, molto spesso si tratta di un'alternativa al buffet, in occasione della quale ci si strafoga di cibo a prezzo fisso e spesso irrisorio. Uno pensa che meraviglia, non vado a toccare quelle posate toccate da tutti come al self service e spendo un tubo abbuffandomi (di glutammato).
Solo dopo innumerevoli pasti glutammatici a pochissime persone comunemente definite dalla società bacate può venire in mente questa fatidica domanda: ma che se ne fanno dei coperchietti dismessi da me in copiosa e torriforme quantità? Semplice: vengono rimessi sui nuovi piattini e tornano a circolare sul rullo. Qual è il problema? Mica si pretenderà che vengano buttati. Questo non si pretende, ma non è così immediato nemmeno dedurre che con ogni probabilità nessun cinogiapponese si prenda la briga di lavarli prima di rimetterli su altri piattini, destinati a chiunque li carpisca nel loro giretto per il ristorante. Al che ci si renderà ben facilmente conto che il fatto che il vicino si sia lavato o meno le mani dopo essere andato in bagno, in cui può aver prodotto la liquida o la solida, in caso di donna essersi cambiata l'assorbente, interno o esterno, diventi affar nostro. Generalmente al ristorante ce ne freghiamo di ciò che fa il vicino. E invece qui, al cinogiapponese rulloso, se non prendiamo una gastroenterite per ciò che mangiamo, corriamo il rischio di prenderla anche a causa delle abitudini igieniche di tutti i clienti copresenti. La cosa avviene in modo così sottile e subdolo che è ben difficile che ce ne accorgimo. Veniamo per questo indotti a fregarcene del comportamento del prossimo, come accade ben sovente nella vita quotidiana.
E così il cinogiapponese con rullo diventa metafora della socità civile, ristorante dove molti toccano lo stesso coperchio lasciandovi tracce più o meno pure a seconda della propria condotta igienica e non si rendono conto di ciò che sta accadendo.
Se uno se ne accorge come può comportarsi? O adotta un sistema, dopo attento studio statistico, per toccare i coperchietti nei punti di meno probabile contatto generale, oppure utilizza uno strumento tipo le bacchette per toglierli. Tutti questi comportamenti appariranno da pazzi agli occhi dei presenti, che preferiranno continuare a comportarsi come sempre: considerare il proprio tavolo e i propri coperchietti come se fossero affar loro e solo loro, e i vicini di tavolo come persone lontane anni luce, di cui fregarsi, e totalmente ininfluenti sulla loro vita.

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