LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 11 marzo 2013

Il vecchio e il pc


 La tecnologia avanza.
Si dice che i pensionati, quella categoria in via d'estinzione che è non ancora in ospizio ma già in pensione, non riescano a stare al passo con i tempi.
Si dice, e quello che si dice ha sempre un fondo di verità.
In questo caso, non è un fondo, è la totalità della verità.

Un pensionato è di un'altra epoca, fa una fatica pazzesca già solo a conoscere il significato di e-mail. A non confondere la mail con Explorer. A non confondere Mozilla con Gozilla. A non confondere la mail con Facebook. Insomma, manifesta tutte le caratteristiche che si sviluppano in quasi tutti i ragazzi che frequentano l'IPSIA e che non andranno mai in pensione (e probabilmente non lavoreranno mai).

Finchè il pensionato in questione vive fuori dal mondo, va tutto bene, soprattutto se non è imparentato con voi.
Se invece il pensionato è imparentato con voi, ad esempio è vostro padre, ci sono tre casistiche:
  • non ha iniziativa e non lo spronate: lo abbandonate al suo disconnesso destino. Decisione dura, ma necessaria alla vostra sopravvivenza.
  • non ha iniziativa ma non lo abbandonate al suo destino. Diventate il suo alter ego e gestite i suoi affari imprescindibili dalla rete, senza coinvolgerlo nelle parti tecniche, e facendovi dare soltanto alcune indicazioni sulla sostanza di quello che desidera fare. Sopravviverete a stento.
  • ha iniziativa e, pur non capendo una mazza, si compra il pc, si mette la connessione adsl, compra l'Ipad il Kindle il Samsung Galaxy. In questo caso, la vostra sopravvivenza non è assicurata.
Nell'ultima casistica, la più perniciosa, se abitate vicini, prendete come secondo lavoro l'assistenza informatica (gratuita) al parente. Fingete che si tratti di volontariato (anche se è un obbligatoriato). Un part-time  trascorso sul suo pc e nel vano tentativo di aggiornare l'essere umano non ve lo toglie nessuno. L'aggiornamento è inutile in quanto, per definizione, il pensionato non capisce una mazza. Schiaccia a caso i tasti sulla tastiera, poi si chiede come mai non accade quello che lui desidera. Finchè non ci sarà il collegamento chip mentale-pc, siete fregati. Per fortuna c'è Bernini che ci penserà. Il discorso vale per tutti gli oggtetti vagamente tecnologici, dalla sveglia alla tv, dal registratore al timer del forno.

Se siete lontani, dovete assolutamente approfittare della lontananza e dell'ignoranza dei vostri vecchi per dichiaravi inabili a qualsiasi assistenza remota. 
Ditegli che abitate in una zona non raggiunta dalla rete internet, isolata dalla rete telefonica, che il cane dei vicini vi ha mangiato il cellulare, che lo stipendio (se l'avete) non vi basta a comprarvi la benzina per raggiungerlo, che, anzi, vi siete venduti la macchina per sopravvivere e, soprattutto, non fatevi mai venire in mente di installare Mikogo.
Se infrangerete una qualsiasi di queste regole vitali, la vostra non sporavvivenza sarà assicurata.

4 commenti:

  1. Bellissimo e irriverentissimo post... sei proprio "bastarda dentro"!
    Il peggio si configura quando il parente, pur avendone l'età, si ostina a non andare in pensione e fa un lavoro incessante col pc!
    Io ho frapposto 700 km, dopodiché ho scaricato tutti gli oneri sull'ignaro negoziante di pc di fronte a casa di mia madre! Lui cerca di difendersi praticando parcelle salatissime ma è una sfida persa in partenza...

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  2. Almeno il parente ti chiama per una giusta causa (ammesso che il lavoro lo sia)...alcuni chiamano per capire le google mapsx per fare viaggi di un mese chissà dove mentre il chiamato suda lavorando...ti pare giusto?

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  3. ..."suda lavorando" mi sembra una affermazione un po' azzardata detta da te! :-D

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  4. "Lavora sudando" è più calzante? :D

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