LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 5 dicembre 2012

La (temporanea?) disfatta del blogger

L'uomo medio ha un'intuizione al giorno.
Io non ero una donna media.
Quando ho aperto questo blog avevo seicento intuizioni al giorno.
Prima, non so.
Dal giorno dell'apertura, seicento al giorno.
L'avevo pure scritto. Nel blog, ovviamente.

Prima, non avrei mai detto di aver così tante cose da scrivere.
Quando vedevo quei blogger prolifici, che postavano sempre qualcosa di ameno, mi stupivo.
Poi, mi sono stupita ancor di più a vedere che ero tra i più prolifici dei blogger.
Un post al giorno, a volte anche più di uno.
Poi mi ero messa a centellinarli, per evitare di disperdere i post.

Mi dicevo che prima o poi sarebbe finita, invece no.
Nemmeno nei periodi più neri finiva.

Un giorno, però, un blogger di nuova generazione mi disse che c'era la possibilità di programmare i post.
Iniziai a farlo.
Poi iniziai attività lavorativo-studentesche che mi impedivano di scrivere tutti quei post, così mi impostai sui 3 post a settimana, uno di lunedì, uno di mercoledì e uno di venerdì.
Ogni tanto, quando avevo voglia di scrivere di più, scrivevo per qualche sito di dubbia fama.
Ma fin lì, non mi mancavano le idee.
Non erano sempre post da dieci e lode, ma erano post leggibili.
Perlomeno da me.

Poi, all'improvviso, mi sono messa a fare un lavoro tranquillo, ai margini del rincoglionimento (o forse entro i suddetti margini).
Ho avuto un sacco di tempo libero.
Il tempo libero che avevo lo passavo a casa.
Niente viaggi.
Manco d'estate, se non per pochi giorni.
Niente uscite.
Insomma, tutto tempo da passare chiusa in casa, attaccata al pc a scrivere post, libri, racconti, favole, e chi più ne ha più ne metta.
Il sogno dello scrittore.
E ora sono qui, con davanti questa pagina bianca di word, pronta per essere riempita di libri, racconti, fiabe, post.

E invece niente.

A volte mi viene in mente un post, forse bello, forse no, ma sono lampi così rapidi e subito dimenticati che non ce la fanno manco ad arrivare dal cervello alle dita e dalle dita alla testiera.

E' proprio vero che chi ha denti non ha pane e chi ha pane non ha denti.
E anche questa chiusura non è degna nè di essere (ri)scritta, nè di essere letta.

2 commenti:

  1. la fine di un'era..... il declino di una blogger...

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  2. Speriamo sia la perdita di una battaglia e non della guerra. Che guerra, poi, non si sa.

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