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lunedì 3 settembre 2012

Post lapidario


L'altro giorno pedalavo, e all'improvviso, proprio sulla mia traiettoria di pedalata, ecco una lapide posata là, sul ciglio di uno stradone.
Mi sono detta ma cosa cavolo ci fa una lapide sul ciglio di uno stradone?
Poi mi sono anche risposta che probabilmente il tizio è morto proprio lì, su quel ciglio. Magari l'ha investito una bici, magari un autobus, magari è caduto nel fosso, ma sembrava brutto mettere una lapide in un fosso, ché poi si ammuffisce tutta.

Bella, quest'idea di mettere la lapide nel posto esatto in cui uno muore.

Se tutti lo facessero, in strada non si potrebbe più circolare.
Se tutti lo facessero, negli appartamenti sarebbe un gran casino ristrutturare e anche dare la cera e anche camminare. Pure dormire nel letto sarebbe complesso, soprattutto nelle case antiche.
Se tutti lo facessero, alcune ditte dovrebbero vivere per aria, con tutti i materiali per predisporre lapidi in cielo,e lì altro che muffa. Poi chissà che prezzi. Complicata e dispendiosa anche la visita ai cari morti il giorno dei morti.
Se tutti lo facessero,andare a fare free climbing sarebbe molto più semplice, con tutte le lapidi a cui appigliarsi nei paaggi più complessi.
Se tutti lo facessero, in fondo ai ponti ci sarebbero dighe di lapidi e si creerebbero laghi, in cui la gente annegherebbe, e anche sul fondo dei laghi si creerebbero lapidi, che farebbero straripare ancora di più i laghi, che allagherebbero i centri abitati, che diventerebbero un lapidario.E se nel centro abitato uno cade perchè si inciampa su una lapide e sbatte la testa su un'altra lapide? E muore? (ndf)

In realtà, a ben pensarci, non è poi sta grandissima idea, farsi seppellire dove si è morti.

E pure quella lapide sul ciglio della strada, potrebbero toglierla di mezzo, che mi sballa tutta la traiettoria.

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