LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

mercoledì 18 aprile 2012

Votare sì al referendum sulla caccia del 3 giugno 2012?


Il 3 giugno 2012 ci sarà qui in Piemonte il referendum sulla caccia.

Vado sul sito e leggo. Sembra tutto bello, tutto pulito, tutto fantastico, tutto per il sì.
Non cacciamo più quasi nessun animale, perchè chi siamo noi per decidere della vita di un animale? Cinghiali, lepri e fagiani, però, ammazziamoli ancora, perchè i primi sono brutti e pelosi e gli ultimi tanto sono piccoli e passano inosservati.
Non cacciamo di domenica, siamo etici, eccetera eccetera.

In effetti sembrerebbe bello votare sì a questo referendum.
Sembrerebbe idealista.
Sembrerebbe legato a sani principi (eccettuato il fatto che i poveri cinghiali, lepri e fagiani sembrerebbero destinati a finire in padella comunque).

Si dà il caso che, pervasa del mio mostruoso tempo libero, sia andata a leggermi un sacco di leggi qui sopra. Potete farlo anche voi, se avete tempo e costanza. Io, in questa sede, dopo le mie letture, vi creo l'odissea di un cacciatore tipo che rispetti la legge.

Mettiamo che il nostro amico G. sia sfigato e faccia un lavoro in cui lavora sia il mercoledì sia il sabato, tipo l'insegnante, il negoziante ecc. I giorni di caccia sono mercoledì, sabato e domenica. Lo sfigato può cacciare solo di domenica. Per raggiungere lo status di cacciatore, il nostro amico G. ha dovuto prima di tutto studiare a fondo un sacco di argomenti di zoologia, protezione della fauna e della flora (ma come? Non sono i distruttori della fauna??? Che protezione studieranno?), leggi varie eccetera, quindi sostenere un esame di abilitazione, tramite cui la Giunta regionale blocca il numero di cacciatori. Se tanto sfigato non è stato, è riuscito a passare l'esame, ma per un anno ha dovuto andare a caccia affiancato da un cacciatore più vecchio. Il tutto con una bella assicurazione a sue spese, come anche il tesserino e i permessi per ogni animale ucciso. Ha dovuto studiare tutti i luoghi dove poteva cacciare, i periodi dell'anno in cui poteva farlo, cosa poteva cacciare e in che numero, e sborsare altri soldi per ogni esemplare ammazzato. Una volta ucciso l'esemplare giusto, nel posto giusto, al momento giusto, ha dovuto compilare una scheda da veterinario maniacale e consegnarla con l'animale. Se per caso ha sbagliato mira e non ha beccato l'animale promesso, pagherà una mega multa.
Tutto ciò, per far sì che il massimo numero di animali uccisi sia coincidente con quello di animali da abbattere, decretato periodicamente sulla base dei censimenti predisposti dai guardiacaccia.
E se G. non cacciasse tutto quello che può cacciare in quell'anno? Beh, quello che non ha cacciato lui pagando, lo caccerebbero i guardicaccia pagati. Da chi? Da noi, ovviamente.

Ora, dato che di sicuro non si assumeranno più guardiacaccia di quanti non ce ne siano già, se passasse il sì al referendum, nel momento in cui cervi, daini e altri animali che comunque da sempre sottostanno a un piano di regolazione non saranno più cacciati dai cacciatori, dovrebbero essere abbattuti dai guardiacaccia, che si ritroverebbero oberati di lavoro.
Mentre questi ultimi sarebbero distratti dalla nuova mole di lavoro, quelli che anche ora cacciano in barba a tutte le leggi, in posti in cui rappresentano un pericolo per animali e persone, potrebbero continuare a uccidere indiscriminatamente animali random, come fanno già tuttora, con meno timore di "essere beccati".

E gli ungulati uccisi dai guardiacaccia che fine farebbero? Perlomeno sarebbe utile che ci fossero delle macellerie all'ingresso dei parchi, con vendita delle carni ricavate. Sarebbe un peccato pensare che questi animali, uccisi comunque, debbano pure putrefarsi inutilmente, invece che essere praticamente comprati e poi mangiati da un cacciatore rispettoso della legge, già abbastanza severa seppur molto complessa.

Prima di fissarsi su posizioni di principio, forse è meglio documentarsi.

2 commenti:

  1. Ottimo post ... E questa riflessione vale per ogni tipo di argomento ...

    Spesso tra l'idea che si fa passare e quello che si ottiene ci passa una quantità di DEMAGOGIA tale per cui la soluzione è più deleteria del problema che si vuole risolvere ...

    Se tutti i cittadini fossero zelanti quanto te ( e documentati) si potrebbe affermare finalmente di vivere in una vera democrazia ... Purtroppo il voto di un ignorante conta sempre uno come quello di una persona documentata e assennata!!! :-(

    I LOVE K1

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  2. Il punto è che comunque non è facile documentarsi su sto tema...

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