LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 28 novembre 2011

Ma dove hai buttato il cervello?


La tragedia dei tubi per lo scarico della pattumiera è che sono infingardi.
Lo so che molti di voi non sanno nemmeno di cosa stia parlando, ma chi avesse avuto il diletto di vivere in case piuttosto vecchie, malsane e magari con tantissimi condòmini, sa.
Per chi non sa, ci sono case in cui non si deve andare in strada a buttare la pattumiera. E' strano che nell'era della differenziata esistano ancora situazioni simili, ma esistono, e sono situazioni in cui tu puoi buttare tutto il pattume insieme in un sacco a caso, senza differenziare nulla. Puoi mettere di tutto nel sacchetto casuale, magari bucato: dal burro alla bottiglia di Chinotto mezza piena, dal latte andato a male al vetro, dalla plastica alle enciclopedie. Quando hai riempito il tuo sacco puoi fare un minimo spostamento di pianerottolo e posizionarti davanti al tubo, che ha una maleodorante bocca aperta verso di te. A questo punto ti basterà lanciare il sacco nella bocca perchè questo scenda tutti i piani necessari ad adagiarsi più o meno mollemente, a seconda del piano a cui abiti, in un bidone della pattumiera indifferenziata, pieno di sacchetti casuali casualmente ripieni e causalmente maleodoranti.
Quando uno ha questa comodità sovrumana, oltre a non sentirsi mai solo, perchè almeno una volta al mese è in casa in compagnia degli operatori della compagnia di derattizzazione o deblattizzazione che gli mettono 5 o 6 punte di un liquidino giallo in giro per casa e se le fanno pagare all'incirca 20 € l'una, diventa una specie di automa del lancio del pattume.
Ogni giorno, uno esce di casa, chiude la porta con le chiavi, si mette le chiavi in tasca, percorre il pianerottolo in pigiama e ciabattone, butta il pattume, ripercorre il pianerottolo in pigiama e ciabattone, prende le chiavi da in tasca, riapre la porta e si reinfila in casa.
A furia di questo tran tran, a volte si ritrova a farlo pure di notte, se sonnambulo.
Può pensare a tutto quello che vuole, essere con la testa mille miglia altrove, perchè l'automatismo è automatismo. Quei movimenti diventano un po' come tutte le procedure con frizione e acceleratore per guidare la macchina. Non ci si pensa più, si fanno e basta, e se ci si pensa non si sa manco più suddividere tutta l'azione in microazioni.

Esci di casa - chiudi la porta con le chiavi -mettiti le chiavi in tasca -percorri il pianerottolo in pigiama e ciabattone - butta il pattume - ripercorri il pianerottolo in pigiama e ciabattone - prendi le chiavi da in tasca - riapri la porta - reinfilati in casa.

Il fatto è che la mente umana non è perfetta. So di darvi una grande delusione, ma è così.

Arriverà quindi il giorno in cui, per una specie di bug del vostro sistema-cervello, la sequenza diventerà questa:


Esci di casa - chiudi la porta con le chiavi -mettiti il pattume  in tasca - percorri il pianerottolo in pigiama e ciabattone - butta le chiavi - ripercorri il pianerottolo in pigiama e ciabattone - prendi il pattume da in tasca - scopri che con il pattume non puoi riaprire la porta - trovati in mezzo alle scale in pigiama, con le tasche che colano burro Chinotto e latte andato a male - vai a guardare con orrore nel tubo - scendi tutti i piani di scale e mettiti a frugare nei bidoni pieni di sacchetti casuali schifosissimi indifferenziati - scopri, dopo un'ora di nuotata nel pattume, che le leggi della fisica fanno sì che una chiave buttata in un tubo in modo non proprio perpendicolare assuma un moto rotatorio fino a essere schizzata via nella prima falla che troverà nel tubo, spinta dalla forza centrifuga - fai ricerche nel cuore della notte per capire dove potrebbe essere stata sbalzata - il mattino dopo, indolenzito, con le occhiaie che ti toccano il mento e intirizzito dal freddo notturno, vedi la chiave, illuminata dai primi raggi dell'alba, nell'unico cortiletto irraggiungibile da essere umano presente nell'immobile - fatti prestare da quelli del bar a un miglio da casa tua (percorso sempre in pigiama Chinottato burrato e lattato e ciabattoni sia all'andata, sia al ritorno) un filo con spilla da balia con cui ti cimenterai nella pesca alla chiave da un balconcino per tutta la mattinata - recupera la chiave - rientra in casa - scopri di essere stato licenziato per assenteismo dal posto di lavoro.

Tutto ciò per spiegare la morale ultima.

Questa: 

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