LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 12 settembre 2011

Borse amiche


Ho già parlato in passato dei sacchetti biodegradabili che si biodegradano mentre li stai riutilizzando per la seconda volta.
Oggi vorrei parlare delle nuove frontiere del sacchetto biodegradabile.
Che si biodegrada mentre lo stai utilizzando la prima volta, e dopo 3 minuti.

Le nuove frontiere di questo sacchetto, nella fattispecie, per non fare nomi, quello del Carrefour, portano a esperienze piacevoli e stimolanti.

Ieri, per esempio, sono andata in bici al Carrefour a 1 km da casa mia. Devo spezzare una lancia a favore di quelli a 3 km e a mezzo km da casa mia, con le cui borse appese al manubrio sono sempre arrivata a casa. Loro, le borse, le hanno all'antica. Delle borse vere, che quando la commessa te le dà ti viene quasi da commuoverti, che tutte le volte trattengo a stento un emozionato "Ma sono borse vere!". Non lo dico solo perchè l'ultima volta che l'ho detto mi hanno guardata storta.
In ogni caso, ieri, alla cassa del Carrefour a 1 km, dove non ero mai andata, ho scoperto con costernazione che l'uso di borse vere non è appannaggio di tutti i Carrefour di Torino.
Ho cercato di caricare meno le borse, mi sono perfino messa le pizze surgelate nel portapacchi, perchè gli spigoli non tagliassero le efebiche borsine. Poi sono partita, traballante con le mani ben salde sul manubrio, che oscillava al peso delle due borse.
Sono arrivata in un punto ostile, con il marciapiedi e i binari del tram a 20 cm l'uni dall'altro, e le mie ruote e le mie borse appese al manubrio in quei 20 cm. Dietro di me, lo sferragliare del tram in lontananza relativamente prossima. Dopo aver fatto il cammino di Santiago in bici con pacchi su pacchi e su sterrato, mi reputavo idonea ad affrontare senza problemi quel tratto di strada, ormai a mezzo km da casa. In realtà, però, i pacchi del cammino di Santiago non erano di plastica velina come le borse del Carrefour, e, complice il caldo che nel frattempo mi stava cuocendo la pizza nel portapacchi, o forse a causa di un prolungato stoccaggio di magazzino dei borsini, questi hanno iniziato a decomporsi proprio lì, nel punto ostile, proprio con il tram in arrivo, e tutto il contenuto è franato ai piedi della mia bici, sui binari, con gran rotolamento di yogurt in tutta la strada.
Ho dovuto compiere un'operazione che potrebbe tranquillamente essere introdotta nel film Speed 3, per mettere tutti i pezzi sul marciapiedi prima dell'arrivo del tram.
Dopodichè, ditemi voi cosa può fare una persona con due borsate di roba su un marciapiedi a 300 metri da casa sua, contemplanti la presenza del contenuto (di cui buona parte precedentemente surgelata) ma non del contenente.

a)
b)
c)
d)
...

2 commenti:

  1. tornava comoda la mini inguinale... oppure bastava dare un piccolo colpetto al prossimo temerario che passava con la bici, fregargli le borse (piene) e bucargli le gomme, soluzione parecchio signorile con cena a sorpresa!

    RispondiElimina
  2. Questa storia della minigonna inguinale inizia a essere trita e ritrita

    RispondiElimina