LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

venerdì 24 giugno 2011

CalcaTori


Se andate a Torino in piazza San Carlo, sappiate che, sulla destra se andate verso via Po, e sulla sinistra se andate verso Porta Nuova, c'è una pasticceria che appare molto bella, piena di dolcetti che appaiono molto buoni. Poi una volta ne ho anche assaggiato uno ed era un po' rinsecchito, e per questo non vi dico il nome della pasticceria. Per tutelarli dall'assenteismo dovuto al fatto che tutti i lettori di questo blog, fidandosi infinitamente delle mie affermazioni, non vi si recherebbero più causandone la chiusura.
Vi dico però che, lì davanti, per terra, sotto i portici, c'è un toro giallo di un materiale metallico. Non essendo materialista, non vi so dire il materiale esatto. Quel toro giallo, in corrispondenza delle pudenda, ha una curiosa fossetta rientrante.
La fossetta è dovuta al fatto che si dice che pestare le parti basse del toro porti fortuna.
Io, la prima volta che le ho pestate, ho preso 30 dell'esame di Diritto Privato.
Ai successivi pestaggi, però, non è successo nient'altro.
Ma ho continuato a pestare, ogni volta.

Un giorno mi sono piazzata su una panchina di fronte al toro. Vi consiglio di sedervici per un po', se siete a Torino e avete un po' di tempo. Se amate le paste rinsecchite va bene anche piazzarsi ai tavolini esterni del bar pasticceria, evitando le ore di pausa dei bancari, che vi impallerebbero la vista con la loro mole cravattata.

E' interessante vedere come si comporti la gente che SA.

Quelli razionali camminano con nonchalance, ma puntano un po' l'occhio in basso, allungano o accorciano un po' il passo per capitare casualmente proprio in quel punto con una pedata.
Se ci sono due o più razionali che si avvicinano in falange oplita al toro, potrete assistere a scontri convergenti tra i due o più razionali, che poi, razionalmente, si scuseranno tra di loro, facendo la trappetta all'invidiato fortunato che nella ressa è riuscito a calcale le palle del toro.
I boccaloni si emozionano fin dal fondo dei portici. Li vedi arrossire di entusiasmo, avvicinarsi con gli occhi sfavillanti, fermarsi, e, con gesto studiatamente enfatizzato, dare un pestone con rotazione pentrante sul luogo deputato alla fortuna.

Poi ci sono gli inconsapevoli, tipo i turisti, che possono o no pestare il toro nel posto giusto.
Essendo inconsapevoli, la loro fortuna non cambierà di tanto così.
Perchè la fortuna ce la costruiamo noi con le nostre mani.
C'è anche chi se la costruisce con i propri piedi, tipo i calciatori.
Poi, forse, qualcuno si è confuso, ha scordato una vocale, ed è così nata la leggenda dei calcaTori.

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