
Per iniziare bene la settimana, vi propongo il seguente componimento poetico. E' stato concepito da un'autrice anonima che ha composto tutte le prime due righe in seguito a gara metanagrammatica, e, in seguito, galvanizzata dal risultato, ha partorito tutto ciò che segue:
Tu ama, ama, AMA!
quel corpo ormai smembrato
che un tempo fu una dama,
un uomo od un soldato,
ucciso da una lama,
da un truce trucidato,
che non fu il panorama
a render senza fiato.
Con animo giulivo
tu ama, ed ama adesso
quel corpo che da vivo
non ti era amar concesso.
Diranno che è abusivo,
necrofilo l'amplesso.
Diran che è trasgressivo,
ma tu amalo lo stesso.
Sai, provoca terrore
e orrore nella gente
chi adora l'empio odore
di un corpo putrescente,
chi ama ancora il core
che non è più battente
e ignora ogni clamore
del popol diffidente.
"Carogna!" urlan con sdegno
con i forconi appresso
per inforcar chi ha il segno
di un animo complesso.
Ma entrati un dì nel regno
che il fato t'ha concesso
ne pagheranno il pegno
a te, che attendi adesso.
Ama, quel dì vicino
il corpo un tempo odiato,
quel corpo che un giardino
sarà, senza peccato.
Scortato oltre i confini
dell'ultimo selciato
tu ama, AMA! persino
il corpo lor smembrato.
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