LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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venerdì 15 aprile 2011

Scaltrezza autostradale


La gente che è abituata a spostarsi per lunghi tratti in macchina elabora delle strategie di sopravvivenza invidiabili.
Si arriva a riuscire a leggere l'intero giornale durante un viaggio di due ore, anche se questa non è propriamente da inserirsi nella strategie di sopravvivenza, anzi, direi che sia da annoverarsi tra quelle di soprammorenza.
Tornando a quelle propriamente di sopravvivenza, sono da includervi le tattiche per viaggiare nei momenti in cui c'è meno gente in strada. Un po' come le vacanze intelligenti, quando tutti partono a mezzanotte perchè pensano che alle sei di sera dell'ultimo giorno della settimana di Ferragosto ci siano code inenarrabili e le trovano invece a mezzanotte, mentre alle sei la strada è inspiegabilmente deserta.
Ecco, uno che viaggio spesso si fa sempre i calcoli che i viaggiatori si fanno 3-4-5-6 volte all'anno.

Il viaggiatore abituale spesso fa il calcolo di partire il più tardi possibile, nella notte di giorni in cui non ci sono partenze intelligenti altrui a mezzanotte, per arrivare alla meta a un'ora assurda, che lo farà dormire il minimo indispensabile per poter connettere il giorno dopo al lavoro.
Al che si mette alla guida, spesso su buie autostrade tortuose e inospitali, e va a una velocità pressochè folle, prendendo le curve su due ruote, per riuscire a erodere un po' di tempo al viaggio e dormire qualche minuto in più del minimo indispensabile per poter connettere il giorno dopo al lavoro. Generalmente, il viaggiatore crede di averla spuntata fino quando arriva a proiettarsi mentalmente coricato nel suo lettino entro mezz'oretta. In quel momento, all'improvviso, dal fondo della buia autostrada emergerà una luce. Non sarà la luce in fondo al tunnel. No. Saranno due luci: i fanali posteriori di una macchina, due macchine, tre macchine, e poi le doppie frecce di una, due, tre, quattrocento macchine.
Sarà il famigeraro trasporto eccezionale: il tipico industriale che ha comprato lo yacht lungo 16 metri e largo quanto tutta l'autostrada a Milano e lo deve portare giù al mare.
Anche quelli dei trasporti eccezionali sanno calcolare i momenti in cui l'autostrada è più deserta.
Peccato che, impiegando all'incirca un'ora per fare 5 km, e trattandosi, per esempio, del tragitto Milano-Genova di 140 km, rastrellino ugualmente tutti i viaggiatori che si sono trovati dietro di loro nell'arco di 28 ore. Inoltre è un po' complicato fare un viaggio di 28 ore solo negli orari intelligenti della giornata.
La cosa positiva per il viaggiatore notturno è che, liberandosi dalla coda del trasporto eccezionale entro 5-6 ore, economizzerà il tempo necessario a svestirsi, mettere il pigiama, disfare il letto, rifare il letto e rivestirsi il giorno dopo.
Liberandosi dalla coda dopo 5-6 ore, rischierà di essere licenziato per assenteismo sul lavoro senza giusta causa. La causa c'è, ma non è giusta. Sarebbe bastato essere previdenti e organizzare meglio lo spostamento.

3 commenti:

  1. E infatti! Basta rimanere al lavoro sempre. Senza andare a casa!!

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  2. O stare a casa sempre, senza andare al lavoro. Cosa che qui in Italia succede abbastanza. E si chiama disoccupazione.

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  3. E infatti, una delle due.

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