Se a uno proprio viene voglia, ad un certo punto, di suonare uno strumento, si trova di fronte al bivio del tipo di strumento. Più che a un bivio, a una multiforcazione pazzesca.
E poi, se ha una certa età, di certo non potrà pensare di suonare nella filarmonica di Parigi (esisterà?) o cose del genere.
Potrebbe, ad esempio, se dotato di una certa dose di esibilzionismo, suonare sui cigli delle strade, o sotto i portici, o nelle piazze.
Insomma, potrebbe fare l'artista di strada.
Solo che, sebbene dotato di esibizionismo, l'individuo in questione, reputato normale, se si mette diciamo a 30-40-50 anni a suonare uno strumento, non avrà quella naturalezza da palcoscenico che si acquisisce solo con la pratica o si possiede unicamente con il narcisismo più sfrenato.
Al che, oltre a dover suonare lo strumento, potrebbe incorrere nell'inconveniente di dover pensare a che faccia fare.
Sorridere?
Occhieggiare?
Una soluzione è la scelta di strumenti a fiato.
Così non si può assumere altro che un'espressione soffiante, e in più, se si è vittima di commenti poco piacevoli sul proprio aspetto estetico, si può sempre dire che il proprio viso è stato sfigurato dallo sforzo sonatorio.
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darsi all'ippica...no?
RispondiEliminaNon si avrà nemmeno la turba delle smorfie e volendo si può fischiettare andando al trotto o al galoppo.
Waka Waka
è il morivo per cui suono la chitarra coi denti
RispondiEliminaWaka, ippicando la faccia si vede.
RispondiEliminaCotonato: in effetti mi pare una buona scelta. Ma a me risultava che suonassi la batteria con i denti.