LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

giovedì 24 dicembre 2009

VERRÀ NATALE


Ballata metropolitana, aspettando Natale


Babbo Natale, da molto lontano,
di rosso vestito, arriva piano.
Arriva nel traffico cittadino,
sperduto e assorto come un bambino.
Deve far presto, l’hanno chiamato.
Tutti lo aspettano al supermercato.
Arriva il nonno, coi peli bianchi,
al supermarket tra offerte e banchi.
Subito osserva e nota una cosa:
di babbi allo shopping ne vanno a iosa.
«Qui sono in tanti, che male c’è?
Vado dove hanno bisogno di me».
Così il babbòne, pancia spessa,
stenta a passare nella ressa.
Cammina molto, barba bianca,
dove la gente è sola e stanca.
Nonno tra i nonni, passeggia e ascolta
com’è ora il mondo e com’era una volta.
Poi gioca e piange, a fine giornata,
bimbo tra i bimbi, infanzia negata.
Adesso dorme alla stazione,
sognando una cena di vino e cappone.
Sogna che cibo ce n’è per tutti:
s’inizia coi primi e si arriva ai frutti.
Sogna che gli uomini fanno la pace.
È solo un sogno, però gli piace.
Come bambini, col naso in su,
si danno baci e non sparano più.
Al supermarket e ovunque intorno,
la notte è accesa che sembra giorno.
E il vero babbo, un po’ bimbo un po’ nonno,
nel freddo dorme, ancora ha sonno.
Se ci sarà pace e non la guerra,
se avremo rispetto per la Terra,
quando ogni uomo nel mondo avrà
pari diritti e dignità,
ci sarà gioia dov’era il male,
e finalmente verrà Natale!

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