LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

lunedì 20 luglio 2009

Post polemico sugli italiani in Francia, per riequilibrare i post polemici sui francesi in Francia

Oggi é il mio penultimo giorno in hotel: non sarete piu' costretti a leggere i miei Spighotelpost.

Devo pero' assolutamente intervenire parlando della mia diretta esperienza in merito all'italiano tipico che entra in hotel.
Tutte le persone di quasi tutte le nazionalità fanno almeno tenui tentativi di esprimersi in francese, se non altro per dire un disarticolato "bonjour". Tocca a me rispondere loro che possono tranquillamente parlarmi anche in inglese o italiano, sperando, nel primo caso, che li capisca.

Gl italiani no.
Gli italiani arrivano e ti dicono: "Buongiorno, vorremmo una stanza doppia per 3 notti con tv, doccia, frigobar, con la colazione e, già che c'é, puo' anche darci una cartina e dirci dove possiamo andare in spiaggia e a cenare per modica cifra?".
Il mio caso é una sottospecie, in quanto la maggioranza delle altre receptionniste di Cannes sono francesi. Per esempio, quelle di questo hotel, non spiacciano una parola d'italiano.
Comunque, facendo riferimento al mio caso, rispondo loro in corrente italiano.
Loro, per nulla stupiti, finiscono di parlare, pagano e si installano in stanza.
Nella loro mente non transita il minimo dubbio sul fatto che non sia poi cosi' normale che qui qualcuno risponda loro in corrente italiano.

Sabato scorso, poi, ho vissuto un momento di pura estasi, in cui sono stata fiera di essere italiana.
Mi installo in reception dopo 2 giorni e mezzo di riposo: dopo poco tempo, scendono dalle scale alle mie spalle due esseri viventi, probabilmente accoppiati.
Lui si presenta come il tizio qui sotto, ma con una maglietta trasparente e un pentalone aderente in pelle, che il 18 luglio a 30 gradi non guasta mai.

Lei é una biondona sullo stile di questa ragazza, ma con gli occhi spenti e l'espressione di una triglia bollita, inguainata in un completo di jeans che se bevesse una sorsata d'acqua si strapperebbe lungo il percorso del liquido lungo l'intestino.


I due bofonchiano un suono incomprensibile.
Una specie di "ciao", ma, essendo in Francia, ho ritenuto di essermi sbagliata.
Ho comunque bofonchiato un "bonjour", tanto per utilizzare la PNL.

La biondona, che poco prima sicuramente si era indirizzata all'altra receptionniste direttamente in italiano, ricavandone una totale incomprensione, tra gli schizzi di saliva del suo chewing gum, dice al sul bello (si fa per dire): sta genia, manco é capace di salutare.

Io le rispondo, da lontano: Io in italiano so salutare, ma non mi aspettavo foste italiani.
Penso anche: siete voi che in Francia pretendete che la gente vi capisca e saluti in italiano.
Lo penso solo, perché sono già troppo occupata ad arrossire per la vergogna di essere italiana.

Dopo dieci minuti tornano, e mi biascicano due ciao scoloriti, a cui rispondo "Buongiorno", pensando che, tra l'altro, un "buongiorno" sia piu' comprensibile ed educato di un "ciao", sputato a denti stretti su un chewing gum.

3 commenti:

  1. ...non la facevo così stronza, Paris Hilton

    RispondiElimina
  2. Non é cosi' stronza, almeno é rimasta sul mio blog...é il tamarro grasso che é sparito!!!

    RispondiElimina
  3. Ecco, ora è sparita Paris Hilton ed è tornato i ltamarro grasso. Misteri dei blog.

    RispondiElimina