LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
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mercoledì 8 luglio 2009

La compiaciuta perversione del problem creating e solving


Uno si mette li' e fa le cose come meglio gli sembra possano funzionare.

A volte, poi, si complimenta pure con se stesso. Si farebbe anche una calorosa stretta di mano da solo, non fosse che l'incastro tra la propria mano destra e la propria mano sinistra non funziona per niente bene. Bisognerebbe perlomeno avere due mani destre.

Le cose, pero', spesso, non hanno se stessi come destinatari, bensi' qualcun altro.
E a volte accade che questo qualcun altro non abbia la nostra stessa opinione sul nostro operato.

Cosi' ci ritroviamo sinceramente spiazzati.

A me sta cosa succede spessissimo.
Sono ancora li' che cerco di stringermi da sola la mano, quando mi arriva (dall'esterno) la gelida consapevolezza di aver sbagliato qualcosa.


E' li' che interviene la passione per il problem solving.
Già, perché un'altra delle mie compiaciute perversioni é combinare dei pasticci, e poi risolverli.
Piu' é incasinato il pasticcio, piu' é complicata la soluzione, piu' sono compiaciuta.

Anche in questo caso, non penso di essere l'unica.
Altrimenti, nella Banca in cui lavoravo, non ci sarebbe stata la piu' alta percentuale di clienti soddisfatti del servizio di soluzione problemi.

Unico neo, questo tipo di perversione dà un sacco di lavoro: per risolverli, i problemi, spesso bisogna prima crearli.
Anche se sovente c'é chi ci facilita il compito, e li crea per noi, in un accesso di gentilezza disinteressata.

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