A parte che ho pure quasi imparato a usare la tastiera azerty, il che é già tipico in sé.
Quando avevo quaqsi raggiunto la totale imbalsamazione in reception, é entrato un signore-cascata. Dicesi signore cascata uno che, anche se ci sono 12 gradi, suda come in sauna. Mi si é presentato davanti chiedendomi se avessi una stanza. Sono riuscita a proporgliene una senza fargliela visitare. Piccolo particolare: l'hotel é senza aria condizionata. Dopo un'ora é sceso vestito di nuovo come le bacche del biancospino dopo una diluvio universale. Originariamente non sapeva se fermarsi una o due notti. Dopo questa scena ho messo su una bisca clandestina di scommesse sulla sua partenza. Ho scommesso su una sola notte.
Ho vinto.
Mentre cascata-man era davanti a me, é entrata sette volte una nonnina cinese, si é guardata intorno, quindi é uscita.
Alla settima volta, le ho chiesto cosa desiderasse: mi ha chiesto come mai non ci fosse il lotto qui dentro. L'hotel, infatti, ha un'entrata piccolissima, vicino a un'altra piccolissima entrata: quella del lotto. Per non deluderla, pero', l'ho fatta partecipare alla bisca.
Ha perso.
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