giovedì 30 aprile 2009
Mi piace non mi piace
mercoledì 29 aprile 2009
Recensione del mio libro "Mal d'Africa(no)"

E' l'esito della partecipazione al 22° premio Calvino:
Sofia, studentessa di Cuneo residente a Torino, conosce Mamour, immigrato di seconda generazione che insegna a Parigi. Tra i due nasce una storia d'amore. Le differenze sono tante, di età, di provenienza geografica (nel doppio senso della nazionalità e delle radici africane), di religione. Ma i due si amano e in incontri che si succedono negli anni (all'interno dei capitoli sono scrupolosamente annotate anche le date) la loro storia d'amore dura tra mille difficoltà e crescenti perplessità. È una storia metafora del nostro tempo curioso e avventuroso, ma anche precario, insicuro e necessariamente insoddisfatto. La ragazza sente di essere degna di una dimensione più stimolante della provinciale Cuneo, e le circostanze lavorative la allontanano dal suo amante per portarla in varie città: la loro storia costituita di successioni di incontri è caratterizzata da viaggi in tutta Europa in cui i due estranei riescono a conoscersi nella scoperta di realtà sempre nuove. È la precarietà e la mobilità il tratto che consente loro di stare insieme, un equilibrio nel non esistente, ma non hanno scelta. Lo stile è frizzante e giovanile e la condizione d'amore difficile è narrata con molta naturalezza così come i momenti di crisi; a volte, purtroppo, il ritmo rallenta e si avverte una certa ripetitività.
Il Comitato di Lettura
martedì 28 aprile 2009
Unità di misura
lunedì 27 aprile 2009
Sogni postiferi

venerdì 24 aprile 2009
Che tti ridi, merda?
- la faccia del personaggio era grossomodo questa:
- Il personaggio mi stava facendo più o meno questo gesto:
giovedì 23 aprile 2009
Ma che tti ridi?
mercoledì 22 aprile 2009
Presenze ricorrenti
martedì 21 aprile 2009
Caleidocicli
Dopo un altro bel po' di tempo, ho fatto questo:

Se siete stressati, provate a fare un bel celidociclo.
Vi rilasserà.
Peccato che ci perderete tre ore di tempo come minimo, e quando smetterete di rilassarvi sarete ancora più stressati di prima...
lunedì 20 aprile 2009
Citazioni e aforismi
- Se la vita è una giostra, chi scende non fa più parte della vita. E da cadaveri è dura vomitare.
- Quando l'impulso del vomito viene, viene sulla giostra. Poichè le giostre sono poco soggette al volere dei singoli, e girano a prescindere dalla loro volontà, ma seguono soltanto il volere del giostraio (il che, in effetti, ben ci sta, con la vita), i singoli con l'impulso del vomito hanno la libertà di divincolarsi, di resistere, di prendersi un sacchetto rubato su un aereo, insomma, hanno un margine d'azione, ma non la possibilità di scendere. Ragion per cui è probabile che vomitino sulla giostra, quasi sempre senza essersi premuniti di sacchetto.
- Essendo ben note la forza centrifuga, centripeta e la velocità dei sellini della giostra, è molto probabile che quelli che si divertono siano ammantati da un pulviscolo denso di vomito degli altri avventori.
- Una giostra normale dura qualche secondo, la vita può durare qualche anno, fino a 100 o anche più. Ora, chiedetevi quante persone si divertano ancora su una giostra che gira dopo mezz'ora. E quante non abbiano voglia di vomitare. Figurarsi per 100 anni (o meno, o più). Per cui, pensate all'effetto del punto prima moltiplicato per quasi tutti quelli che sono sulla giostra, vecchie querce escluse.
- Su una giostra, non si può mangiare nè dissetarsi. Dovendoci stare anni, c'è bisogno che qualcuno passi agli avventori cibo e bevande. L'unica soluzione è quella di lanciarli al volo, come nelle gare di ciclismo. Certo, non sarà molto facile dissetarsi e nutrirsi in mezzo al vortice di vomito e con la nausea, ma sarà necessario.
- Ogni tanto un sellino si stacca, e si fa un bel volo pindarico nel blu dipinto di blu. Se fa brutto, nel grigio dipinto di grigio.
sabato 18 aprile 2009
Metodi per raggiungere gli obiettivi della vita
- TEORIA DELL'ESATTEZZA: la teoria in esame si caratterizza per la sua suprema inesattezza. Ho un obiettivo, faccio esattamente quello che mi pare giusto ed equo fare per raggiungerlo. Peccato che sia facile sbagliare, e quindi si rischi che qualcosa non vada per il verso giusto, e che lo scopo non si raggiunga.
- TEORIA DEL BERSAGLIO: in questo caso, si punta il più in alto possibile, sapendo che la traiettoria sarà sempre una parabola. Si spera che, nella discesa, la freccia atterri nel centro del bersaglio. In questo caso, si rischia di arrivare ben al di sopra dell'obiettivo, o di lanciare la freccia così in alto da riceversela in testa. Il che fa abbastanza male. E poi è faticoso.
- TEORIA DEL MINIMO SFORZO E MASSIMO RENDIMENTO: la teoria in oggetto è caratterizzata da grandi oscillazioni. Di solito, però, lo scopo ultimo è la sufficienza e la possibilità di ritagliarsi tempo per raggiungere altri obiettivi (tipo il cazzeggio totale). Si tratta di fare il minimo indispensabile per raggiungere gli obiettivi minimi. Teoria adatta alle persone cool, che non puntano al massimo, ma vogliono vivere in santa pace. Molto spesso, però, può capitare di avere risultati ottimi anche adottando questa teoria. Il che fa irritare molto i fautori delle altre cateogire, soprattutto di quella che segue.
- TEORIA DEL MASSIMO SFORZO E MINIMO RENDIMENTO: questa è la teoria dei pazzi. Non incorrete nell'errore di credere che sia adottata da pochi.
Se ne avete altre, date libero sfogo ai vostri inarrestabili commenti.
venerdì 17 aprile 2009
A ogni età i suoi crucci
giovedì 16 aprile 2009
mercoledì 15 aprile 2009
Fallimento
Mi è venuto in mente un post bellissimo.
Me lo sono studiato nei minimi dettagli.
Quasi quasi, avevo voglia di alzarmi e scriverlo, ma il ripieno di catarro che avevo in testa me l'ha impedito.
Stamattina ho deciso che avrei scritto questo post.
Di solito, i post pensati la notte o giorni prima li ricordo.
Se non proprio le esatte parole, almeno l'argomento.
E invece niente.
Nemmeno l'argomento.
Ho passato tutta la mattina, fino ad ora, a pensarci.
Niente.
Sperate in domani.
Se no ho perso un'ispirazione fantastica, che era già quasi post.
giovedì 9 aprile 2009
Chiuso per Pasqua
mercoledì 8 aprile 2009
(I)podisti più veloci di me
- Sarà che io non uso le scarpe Nike, perchè ho i piedi scheletriti e mi calzano meglio le Adidas,
- sarà che quando mi dico: sto post lo faccio quando mi finiscono le altre idee poi mi vengono sempre altre idee e così il tempo passa e quel post non lo faccio mai,
- sarà che le idee che mi suggeriscono altri le hanno già pensate altri ed è molto probabile che altri ancora le pensino senza suggerirmele,
...ma questa volta, alla competizione men vs women sono arrivata in ritardo.
Ha vinto lui.
martedì 7 aprile 2009
Ipocrisia da terremoto
lunedì 6 aprile 2009
venerdì 3 aprile 2009
Consigli per un week end impegnativo, ovvero presentazione del BAR CROCE ROSSA A TRAVERSELLA (specialità fritto misto alla piemontese)
Lo faccio anche in preparazione di questo week end, dato che qualcuno che abita nei pressi di Ivrea potrebbe essere colpito da voglia di trigliceridi nel sangue.
Iniziamo dunque con la visita a questo fantastico ristorante, chiamato:
BAR TRATTORIA DELLA CROCE ROSSA
10080 Traversella (TO)
16, VIA MARCONI
tel: 0125 749122
Visita pappatoriale effettuata in data 28/03/2009, con grande soddisfazione delle papille gustative.
Costo del pasto intero, comprensivo di coperto, bevande ad libitum e caffè: 22 €.
Panoramica della proprietaria incesellata nel bancone del bar:
Le portate, provenienti da una cucina pulitissima in cui lavorava un ragazzo giovane solo per noi sei, hanno previsto 8 round, 4 dolci e 4 salati.
PORTATE SALATE:
1) salsicce;
2) salsicce in formato tondo (hanno un nome, ma nella perdizione del grasso è stato rimosso);
3) cavolfiori;
4) bistecche bovine dimensione A4;
5) melanzane;
6) bistecche di tacchino formato A3;
7) zucchine;
Piatto splatter:
8) cervello;
9) fegato.
PORTATE DOLCI
1) semolini;
2) fragole;
3) mele;
4) albicocche;
5) pesche;
6) ananas;
7) amaretti;
8) pavesini.
Scusate il finale, ma che ci volete fare, c'erano artisti tra di noi (non io, io non sono nè un'artista nè una poetessa, come ho già avuto occasione di dire).
Buon appetito a tutti!
PS: avvertenza: la digestione può avere durata compresa tra le 6 ore e i 6 giorni.
PPS: se notate la presenza di strani individui intorno ai piatti, ignorateli, sono interferenze provenienti dalla vostra fantasia malata da lettori di blog mista agli effluvi di fritto misto emanati dal presente post.
giovedì 2 aprile 2009
Dubbi intellettuali
mercoledì 1 aprile 2009
Sirens
Avevo un peruvianino davanti a me.
Poi, l'ho superato.
nel frattempo, è passata un'ambulanza. NI-NO NI-NO NI-NO per un bel po', con tanto di effetto Doppler.
Dopo un po', ma un bel po', l'ambulanza è andata via.
Il peruvianino, no, però.
E ci aveva preso gusto.
Per i restanti venti minuti della mia passeggiata, ha fischiato la melodia della sirena dell'ambulanza, passeggiando dietro di me, ché guarda caso andava nella mia direzione.
FI-FO FI-FO FI-FO.
Paese che vai, gusti musicali che trovi.