
Una volta c'erano i materassi a molle.
Ti ci mettevi su, le molle cedevano un po', e tutto sommato ci si dormiva, finchè non te ne partiva una procurandoti sulla schiena un ematoma a spirale.
Ora, invece, la tecnologia ha fatto passi da gigante.
Ci sono i materassi in lattice.
Insacchettati.
Con le microsfere areate.
Antibatterici.
Io, a dire il vero, con le molle ci stavo benissimo.
Con l'avvento del lattice, il mio fabbisogno di sonno per notte è passato da 9 a 5 ore.
Forse perchè mi riposo meglio durante il giorno, seduta su una sedia.
Ma il non plus ultra è il nuovo materasso che ha comprato mio padre.
Quando vado a trovare i miei genitori e devo sciaguratamente pernottare da loro, mi tocca questo splendido materasso in lattice morbido, reclinabile, con cedevolezza ad altezza spalle.
Il risultato è che da loro:
- il mio fabbisogno di sonno notturno passa a 0 ore per notte;
- se mi giro a destra o a sinistra vedo solo pareti del materasso che mi avvolge, così non ho nemmeno più bisogno di mettere gli scuri alle finestre, ci pensa già il materasso stesso a schermarmi la luce;
- ho consapevolezza di come si doveva sentire il Conte Dracula nella sua bara.
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