
Ti stai lavando la faccia.
Guardi nel lavandino, e vedi un insettuccio che svolazza, radente la ceramica del lavabo.
Inizi a deviare il getto dell'acqua sull'insettuccio, che scappa frenetico.
Alla fine lo prendi, e lui cade zampettando nella pozzetta d'acqua.
Poi, il vortice dello scarico lo fa volteggiare a spirale finchè non sparisce.
Continui a lavarti la faccia.
Magari pensi anche a tutte le cose importanti che hai da fare, agli appuntamenti che ti aspettano, alle prove, ai crucci e ai desideri.
O, magari, pensi che la tua vita, in fin dei conti, non è poi molto diversa da quella dell'insettuccio che hai appena schiacciato, sia come importanza, sia come precarietà.
Che sei un puntino attaccato dalla forza di gravità a un altro puntino un po' ( molto) più grosso, disperso in un sistema un po' (molto) più grosso, che rimane comunque un puntino in confronto a tutto lo spazio che lo circonda.
Che la tua vita è un insignificante istante sull'asse dei tempi dell'Universo.
E tu, in quell'insignificante istante, che fai?
Ti preoccupi.
Per cosa?
Per una quantità di cose che durano un istante, contano zero e sono inimportanti e precarie come la tua vita.
a me preoccupa un vetro, pensa te!
RispondiEliminaF.