LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

sabato 15 marzo 2008

MORTE

Mi ricollego a questo, per citare di nuovo Pennac (ma questa volta non posso farne a meno).

"Ci sono quelli che vengono schiantati dal dolore. Quelli che diventano pensosi. Ci sono quelli che parlano del più e del meno, neanche del morto, di piccole cose domestiche, ci sono quelli che dopo si suicideranno e non glielo si vede in faccia, ci sono quelli che piangono molto e cicatrizzano in fretta e ci sono quelli che annegano nelle lacrime che versano. Ci sono quelli che sono contenti, sbarazzati di qualcuno, ci sono quelli che non riescono più a vedere il morto, tentano, ma non ce la fanno, il morto ha portato con sé la propria immagine, ci sono quelli che vedono il morto ovunque, vorrebbero cancellarlo, vendono i suoi tre stracci, bruciano le sue foto, traslocano, ci riprovano con un vivo, ma niente da fare, il morto è sempre lì, nel retrovisore. Ci sono quelli che fanno il picnic al cimitero e quelli che lo evitano perché hanno una tomba scavata nella testa. Ci sono quelli che non mangiano più, ci sono quelli che bevono, quelli che si domandano se il loro dolore è autentico o costruito. Ci sono quelli che si ammazzano di lavoro e quelli che finalmente si prendono una vacanza. Ci sono quelli che trovano la morte scandalosa e quelli che la trovano naturale con-l’età-per-cui, circostanze-che-fanno-sì-che…è la guerra, è la malattia, è la moto. La macchina, l’epoca, il destino, la vita,

Ci sono quelli che trovano che la morte sia la vita.
E ci sono quelli che fanno una cosa qualsiasi.
Che si mettono a correre, per esempio.

Corre Malaussène, e non si capisce chi potrebbe correre più in fretta, far girare il mondo sotto i piedi, se non, forse, un altro Malaussène, un altro dolore in movimento, e a conti fatti devono essere tanti, questi corridori afflitti, a giudicare dalla rotazione della terra.
Corri, Malaussène, la terra è rotonda e non c’è risposta, ci sono solo gli esseri umani [...]"


Daniel Pennac
Questo post lo dedico a Roberto e alla sua famiglia.

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