
- bel cortile con tavoli al sole e all'ombra
- vista sulle montagne, che ieri erano uno spettacolo, con tutti gli alberelli appallottolati di verde uno vicino all'altro che manco in un plastico
- cibo originale e curato
- prezzo abbordabile*
- nostalgia*
*Sul punto 4, intersecato al punto 5, però, nascono i contro già noti. Infatti, in tempi remoti, quando avevo deciso di festeggiarci un mio remoto compleanno, erano accaduti due fatti che, come direbbe qualcuno, mi avevano fatto girare il sangue al contrario:
- La torta alla frutta, costata ben 40 € sonanti (per 10 persone), era bella grande. La cameriera ne aveva ricavato 10 microfette, che a guardarci attraverso vedevi il mondo color torta come con le carte dei Cunesi al rhum. Si era quindi portata via i 9/13 di torta intatti. Quando avevamo reclamato il bis, ci era stato risposto che non ne restava più.
- Il digestivo ci era stato gentilmente offerto a 5 € al bicchiere. Il che significa che, solo per il limoncello, oltretutto successivo allo smacco della torta, avevo sborsato 50 €, nemmeno sonanti, trattandosi di bigliettone.
Ora, ieri consideravo ottimisticamente, complice il rincoglionimento primaverile, che i pro vincevano 5-2, scordando gli asterischi. Ricordando successivamente gli asterischi, concludevo che il confronto se la cavava con un dignitoso 3-2.
Posto bello, tavolo fuori con vista su colline boschi pony cani capretti cielo molto blu (tendente al plumbeo ma questa è un'altra storia).
La cameriera ci propone il menù a 19,50 €, comprendente 5 antipasti, primo, secondo, dolce.
Quando è il momento del secondo, spezzatino di vitello con patate, decidiamo di non prenderlo.
Considero che gli antipasti, essendo piccolini, valgano ognuno mezza portata. Veniamo quindi a definire 6 portate e mezza. 1 portata su 6,5 equivale al 15%. 19,50-0,15(19,50)= 16,50. 19,50 - 16,50=3->3*2=6€.
Io, diciamocela tutta, sto vitello con le patate al forno già ce l'avevo che mi fondeva nella bocca dell'immaginazione. Però alla fine niente vitello.
Al momento di pagare il conto, la cifra è stata 19,50 € pro capite, esclusi vino e acqua.
Sorvolando sui limoncelli a 5 € l'uno, che comunque avevamo ingurgitato al 50%, nella mia vita ho pagato ai gestori del ristorante, affinchè curassero il cibo nel proprio frigo:
- 9/13 di torta [(9*40)/13]= 28 €
- 6 € di vitellino smarrito nelle loro cucine
Somma: 34 €, contando come volete i 50 € di digestivo.
Ma soprattutto, se questa è la loro politica "schiacciaprezzi", e ci sono già due prove a loro "favore", da quanti mesi sarà stato smarrito questo vitellino? E quanti dolci sarà durata la mia torta?
Una cosa mi consola: tra i dessert, la torta alla frutta non era contemplata.
Come ti capisco: sbato sera ristorante kosher ( che poi non so se si scrive così, comq quello ebreo, per intenderci). Tris di salse ( ossia una spalmatina di acquetta colorata e appena appena più densa del brodo con il dado knor)due speidini di carne che sembravano polpettone appallottolato attorno ad una alabarda di ferro battuto, vino acqua
RispondiElimina25 E.
Ecco, ma vabbè, si sa che con gli ebrei si casca male..
Farfallula
kosher è scritto giusto, in compenso il famoso dado si scrive con 2 r, KNORR eh eh; occhio il censore è in agguato e soprattutto non sopporta che si discuta la sua.....
RispondiEliminaRoma Roma Roma
core de 'sta Città
unico grande amore
de tanta e tanta ggente
che fai sospirà.
Roma Roma Roma
lassace cantà,
da 'sta voce nasce n'coro
so' centomila voci
c'hai fatto 'nnamorà.
Roma Roma Bella,
t'ho dipinta io
gialla come er sole
rossa come er core mio
Roma Roma Mia
nun te fà 'ncantà
tu sei nata grande
e grande hai da restà
Roma Roma Roma
core de 'sta Città
unico grande amore
de tanta e tanta gente
m'hai fatto 'nammorà
Ma chi è sto pazzo? o pazza?
RispondiEliminaahahaha cherridere
farfallula
Io lo so!
RispondiEliminaDel resto sono La bblogger di questo blog e QUI sono onnisciente (na robba)