LE COSE CHE SCRIVO IN QUESTO BLOG SONO FRUTTO DELLA MIA FANTASIA (BACATA).
QUALSIASI RIFERIMENTO A PERSONE O FATTI REALMENTE ESISTENTI E' CAUSALE.

martedì 3 aprile 2007

Vita da blogger

Oh, sono una blogger!
Cavoli, hai capito, tu, che mi passi davanti con espressione sfocata, che IO HO UN BLOG!?!?
Da quando ho il blog, non sono più la stessa.
Cammino più impettita, ragion per cui vedo ancor meno bambini barboncini cacche di cane e ogni cosa che stia in quella fascia di atmosfera dagli 0 ai 50 cm sul livello del suolo.
Se mi capita di vederli, oltre a non calpestarli, decido di farci su un bel post.
Poi me lo immagino, e mi metto a ridere da sola. Quelli che ridono da soli devono scatenare strane reazioni nella gente. Li vedo, che mi guardano straniti con lo spigolo dell'occhio destro (o sinistro, dipende se mi passano a destra o a sinistra). Comprimono la bocca come un wurstel cotto 5 minuti nel microonde a potenza 1000 W (provateci...), e fanno la faccia del primo dietro il carro funebre alla sfilata del funerale.

Fatta una non esaustiva carellata degli effetti visibili in ambiente outdoor, passiamo a fare un excursus sulle mutazioni genetiche createsi in me da quando sono una blogger:

QUANDO NON ERO UNA BLOGGER
  • Avevo la manìa di scrivere le mie intuizioni su qualsiasi cosa mi capitasse a tiro. Sulla carta del prosciutto, dove poi mettevo i filini di grasso prima di buttarla. Sui pilastri dell'università, a matita; all'uopo mi sedevo sempre vicino a un pilastro. Sulle fatture di gas luce ecc ecc. Sulle fotocopie delle coinquiline.
  • Quando avevo l'ispirazione notturna, mi alzavo incespicando nella notte, sempre con gran gioia delle coinquiline, e o ricadevo nel primo punto, o accendevo il pc. Davanti al pc, poi, tabula rasa.
  • In realtà, stanotte ci pensavo, quando avevo una manciata d'anni, sufficiente a scrivere, ero già una blogger. Avevo un'agenda, ogni giorno, e più volte al giorno, seduta sui gradini di casa di mia nonna, postavo quintali di idee teorie dimostrazioni disegni pensieri. Chissà dove sono finite quelle agende. Se le trovo magari vi copio poi qualcosa.

ORA CHE SONO UNA BLOGGER

  • Ogni cosa che mi succede intorno è un pretesto per fare un post.
  • Ho tanti di quei post in testa che potrei postare ininterrottamente per tutto il giorno. Invece faccio come quando gioco a Machiavelli: mi vengono mille idee, ma ne uso una per ogni turno, tenendomi le altre come riserva. Salvo poi perderle tutte. Perchè nel frattempo me ne son venute 129458 altre. Ragion per cui, continuo a usare la tecnica di scrivere su tutto, perdendo in ogni caso nel marasma sia quello che penso che quello che scrivo (fortunatamente, direte voi).
  • Mi è venuta voglia di conoscere tutti gli altri blogger che mi stanno simpatici (e anche quelli che mi stanno antipatici), mi chiedo se Farfalulla è proprio quella della foto e come sarà dal vivo, mi dispiace di non essere più a Genova perché la Vale dice che è il mio alter ego basso e grasso e vorrei verificare, mi chiedo se Eio è proprio come me lo immagino, ma che dico, io Eio lo conosco già e in fin dei conti in certi casi la realtà supera l'immaginazione ;) , eccetera eccetera eccetera.
  • Ho un motivo per svegliarmi di mattina. DEVO SCRIVERE IL MIO POST.

E voi?

Cosa è cambiato nella vostra vita da quando bloggate?

9 commenti:

  1. A parte la bolletta del telefono? L'ADSL sembra prendersi una sorta di vendetta quando la uso troppo, e il collegamento va e viene in continuazione...
    X il resto... boh, devo ancora capirlo :)
    Ciauz

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  2. Fantastico! :-)))

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  3. Ah, ma... O_O allora non sono l'unica che si sveglia durante la notte imprecando e veemendo contro sé stessa perché, per quell'unica volta che non ha messo un pezzo di carta sul comodino, le è venuta un'idea che deve assolutamente scrivere prima che la notte se la inghiotta??

    ^^ hihi, ciao Mattea!
    Lori
    www.loristyliner.com

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  4. Ciao Mattea!
    Questo Blog è proprio come te! Esprime tutti i tuoi spigoli e anche tutte le tue "morbidezze". Certo, tu non ammetterai mai di averle e difficilmente scriverai qualcosa che possa alludervi, ma chi ti conosce come me,lo sa...Mi mancano tanto i nostri "discorsi da ringhiera" con la scogliera di Nervi. Continua così! A presto superscrittrice!
    Giusy

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  5. Ancora un commento da frammentazione ante-post-uma (viaggio nel tempo da postscenico).
    La frase “io ho un blog” va considerata in tutto il suo peso. Immaginiamo un lettore anonimo x; poniamo incontri un blogger – creatore che colpisca con la lama del pronunciamento succitato. Se per ipotesi, x si dilettasse di letture pubbliche e private, trovasse interessanti tali post e li frquentasse con nascosta periodicità, anche la sua vita di lettore cambierebbe con annessi processi d'ansia da commento.
    Inoltre l'agnizione col blogger-creatore – trascorso un po' di tempo (stronzo e talora soprendente) di invisibilità - sarebbe una scena madre dell'inizio, forse anche della fine e colmerebbe vuoti da palco (insomma da teatro classico di intreccio). Potrebbe anche diventare una piéce dell'assurdo, e ripetere la vicenda dei Martin di Ionesco . Coincidenza dopo coincidenza, scoprono di conoscersi bene, e aver già condiviso un pezzo di vita. Il postscenico si arricchisce....e l'ansia dovrebbe sparire....
    'Io ho un blog'....l'espressione meravigliosa sfocata....

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  6. Quando si dice "Io ho un blog" al terzo mese di sua esistenza, non si sa dove si andrà a parare. Al nono anno, nemmeno.
    Non si sa chi ci si porta dietro, da quando, per quanto e fino a quando.
    Del resto, nella vita non si sa mai nulla, non si sa mai davvero dove si andrà a parare, è tutto un teatro dell'assurdo più assurdo ancora di quello vero, senza prove e senza repliche. Si recita improvvisando e non si può correggere niente. Ed è proprio questo il bello.

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  7. PS Ma quindi blogger e lettore si conoscono da una vita? O due? Quali?

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  8. Ogni lettura una coincidenza, ogni parola una coincidenza, una lettura e anni dopo un'altra...ancora coincidenza. Così retrospettivamente blogger e lettore si conoscono da una vita, da un pezzo di vita. Ciascuno il suo. Coincidenza dopo coincidenza il il caso diventa causale....

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  9. E così il blog diventa proprietà ed espressione collettiva (vita e pezzi di vita di blogger, lettore, entrambi), raccolta di casuali coincidenze e di causali casualità. Un manuale in cui orientarsi in ordine sparso, secondo uno dei sacrosanti pennacchiosi diritti del lettore.

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